di GIANPIERO TAVERNITI
Si avvicina il Santo Natale, nei paesini sulle coste e in quelli nelle ricche aree interne, si intravedono diversi addobbi natalizi che con le loro magiche luci, ci regalano quell'atmosfera nelle ormai imminenti festività. L'originalità, la creatività non mancano, ma quando questi ingredienti importanti , vengono "mischiati" dal forte intreccio delle tradizioni dell'artigianato popolare di un tempo, tutto diventa magicamente incantevole. Il racconto della magia, riguarda Pazzano, piccolo borgo reggino, sui 460 metri d'altezza , incastonato tra monte Consolino e Monte Stella, popolato da poco più di 450 anime e posizionato tra le graziose e storicamente importanti cittadine di Stilo e Bivongi. Magia, condivisione, coesione, unità e solidarietà, rafforzati dall'antica tradizione di un tempo che le nostre nonne compivano, per prepararsi ai lunghi e freddi inverni. L'arte di creare con l'uncinetto, le coperte di lana che servivano per ripararsi dal freddo, in case che di certo non avevano l'isolamento moderno di oggi ed efficenti fonti energetiche , ma al meglio avevano qualche caminetto e nella massa popolare, dominava il raccogliente e magico braciere (braschjieri).
Quando si uniscono le persone, creano, progettano di sicuro, si cresce e nel caso di Pazzano, si aggiunge quella ciliegina sulla torta che consiste nel messaggio ecologico e artistico, evitando di tagliare qualche imponente abete bianco nelle serre e creando un albero di Natale solidale arricchito dal capolavoro artistico di lana che nella serata dell'Immacolata, è stato acceso nella storica e accogliente piazza IV novembre. L'albero della Solidarietà, creato e "addobbato" dalle luci della collaborazione di tanti cittadini che hanno donato circa settanta chili di lana, hanno lavorato più di due mesi in maniera continua e certosina, creando 1500 mattonelle colorate di lana che cucite tra di esse , hanno donato a Pazzano e alla Calabria, una vera e propria opera d'arte, frutto dalla solidarietà di tanti pazzanesi, dalla Pro Loco e dall'associazione "Ricomincio da Me". Lavoro creato dagli uncinetti veloci di tante donne pazzanesi e allestito con la struttura e le luci dagli uomini del borgo reggino che con l'accenzione nella sera dell' 8 dicembre , hanno scaldato il cuore a tutti i presenti che avendo apprezzato , hanno scaldato le mani in una serata fredda, con un lungo e fragoroso applauso. Piena soddisfazione del sindaco Franco Valenti che da parte sua, ha rimarcato l'importanza della solidarietà in una comunità, palesando una luccicante soddisfazione per il bellissimo albero natalizio nel cuore del paese. Un albero che con i suoi colori, la sua tecnica di creazione, ha fatto tornare in mente nei ricordi di tutti noi, le magiche coperte di lana ( schjiavine) della nostre nonne che venivano preparate dopo tanto lavoro con l'uncinetto( crisciè) , nei lunghi pomeriggi autunnali e che sarebbero servite come regalo prima dell'inverno , verso i propri figli e nipoti.
La magia del calore "solidale " della lana e l'intreccio che l'uncinetto compie, ci regala la calda magia del prossimo SANTO NATALE, accendendo quella calda fiammella di conservare, tramandando antiche tradizioni popolari che ogni pazzanese e calabrese ha difeso e ha coperto premurosamente con la propria schjiavina fatta cu crisciè. Al mio paese natio...
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