Si è tenuto nell'aula consiliare del Comune di Soverato, un dibattito molto partecipato con i concessionari demaniali turistico ricreativi del basso Ionio, organizzato dall'Ente comunale, congiuntamente a Federbalneari Italia, che ha visto la partecipazione del sindaco della città Daniele Vacca, dell'assessore al demanio Giusy Altamura, del presidente del consiglio Salvatore Riccio e dell'assessore Arena del comune di Davoli. Nell'incontro - che si è aperto con un minuto di silenzio in memoria Giulia Cecchettin - si è fatto il punto sulla situazione e sull'operato relativo al settore concessioni e demanio marittimo.
I lavori sono stati aperti da Giusy Altamura, che si è soffermata sull’operato dell’amministrazione, ovvero, sull’adozione della delibera di giunta di estensione delle concessioni balneari al 31/12/2024 in applicazione della legge 118/2022, che non poteva essere più rinviata, un atto obbligato per l’Ente, per salvaguardare il comparto turistico e la prossima stagione estiva. Enunciata sempre dall’assessore al Demanio e per rafforzare l’opera amministrativa, anche l'adozione di un atto di indirizzo importante, ovvero, la modifica dell'attuale piano spiaggia, al fine di armonizzare la pianificazione dell’arenile Soveratese alle esigenze normative e di tutela del Parco Marino in essere e la necessità di continuare con l'operazione di destagionalizzazione, già in corso dall’anno scorso.
A seguire il sindaco, Daniele Vacca, ha lamentato la mancanza di legislazione attuativa regionale e Nazionale, improcrastinabile per rimettere a bando le concessioni demaniali marittime e balneari e tutelare quelle in essere, ecco perché non può essere percorribile alcuna strada per adeguarsi ai dettami europei, ne per la stagione 2024 e ne per il futuro se non intervengono strumenti legislativi adeguati. Successivamente è intervenuto il presidente del consiglio comunale Salvatore Riccio, con la doppia veste di rappresentante della categoria dei balneari, il quale ha dichiarato che: i concessionari vivono un momento di grande difficoltà ed incertezza per il futuro e che il comparto balneare rappresenta una forza per il turismo Calabrese e italiano. "Senza certezze, non si può investire e migliorare l'offerta turistica, ecco perché si chiede al governo sicurezza e tutela per chi ha investito anni di lavoro, anche a livello familiare", ha detto.
Per conto del consigliere regionale Pietro Raso, è intervenuto l’architetto Macrì, componente del Nucleo di Valutazione Regionale, che ha indicato nei balneari, nei marittimi e in tutto il mondo degli operatori e ricettori turistici, i principali fautori dell’industria turismo in Calabria, quindi, la Regione, "ha il dovere di tutelarli, rapportando nelle sedi opportune del Governo Nazionale e anche in quelle Europeo i benefici e le peculiarità che tali aziende hanno portato al nostro territorio ed un eventuale ampliamento delle concessioni demaniali, dovrà essere effettuato sempre e comunque nel rispetto delle bellezze ambientali specifiche della nostra Regione", ha detto.
L'incertezza del futuro che caratterizza l'attività degli stabilimenti balneari è stata ampiamente rappresentata da tutti gli intervenuti, i quali con attenzione hanno seguito l’intervento del Coordinatore per lo sviluppo del sud, di Federbalneari Italia, nonchè presidente di Federbalneari Campania, Domenico Ciccarelli, che ha cercato di fare chiarezza sullo stato dell'arte, in ragione delle recenti novità normative e giurisprudenziali. Ciccarelli ha esordito: "Siamo certi che il Governo tutelerà la posizione dei concessionari demaniali, considerato che si è consci che esiste un modello Italia e che tale modello è merito di coloro i quali, nell'ultimo secolo, hanno tutelato la linea di costa del mare, offrendo servizi di elevata qualità, capaci di attrarre turismo da ogni dove".
Entrando nel dettagli, Ciccarelli ha spiegato alla platea che, a suo avviso, "le procedure comparative, indicate dalla direttiva "Bolkestein” incontrano dei limiti tecnici, oltre che sociali, non risolvibili alla luce della vigente legislatura che, com'è noto, risale al lontano 1942. "Prima di parlare di procedure concorrenziali, abbiamo bisogno di certezza del diritto e di una riforma organica della materia. Nessun concessionario ha timore di concorrere in una procedura equa e giusta, ma ha bisogno che venga valorizzata l'esperienza e la qualità dei servizi offerti, in uno stato di diritto che crei certezze e non spazi ambigui, e di facile utilizzo delle grandi lobby, multinazionali e malavita, per sottrarre a chi ha reso l'Italia un fiore all'occhiello del turismo mondiale, il bene pubblico di cui si dispone", ha sottolineato. " Siamo al fianco dei concessionari e del Governo per far sì che possano essere individuate delle regole tutelanti e coerenti con il diritto euro-comunitario", ha concluso Ciccarelli.
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