
Corbelli: "La più grande opera umanitaria a livello universale"
22 dicembre 2025 14:16Vanno avanti a Tarsia i lavori per la realizzazione della più grande opera umanitaria al mondo legata alla tragedia dell’immigrazione, il Cimitero internazionale dei Migranti, conosciuto e apprezzato a livello universale che darà dignità alle vittime dei tragici naufragi(uomini, donne e bambini). Lavori che erano fermi da 5 anni, causa pandemia e diversi ostacoli burocratici, e che da oltre due mesi , dall’inizio di ottobre, sono ripresi. Oggi per informare il Paese e il mondo di questa importante novità il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, che per la realizzazione di questa straordinaria opera di Civiltà, lotta ininterrottamente da più di 12 anni, dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, ha pubblicato sulla sua pagina fb un post particolare, con un breve video dei lavori in corso, lanciando da Tarsia un messaggio di Pace e di speranza alla umanità, parlando di un lungo "viaggio" che continua. Questo il testo integrale del post che da ieri sera è presente sulla pagina Fb di Diritti Civili. Il lungo “VIAGGIO” continua. In un mondo dilaniato da violenza e guerre assurde e fratricide, oggi, alla vigilia del NATALE, vi porto in un luogo di PACE, dove trionfa la CIVILTA', L'UMANITA', la PIETA' UMANA, la SOLIDARIETA', il RISPETTO, la FRATELLANZA e L'AMICIZIA tra i Popoli. E’ qui a TARSIA(Cs), piccolo comune calabrese, simbolo, con la sua storia dell’ex Campo di Concentramento di Ferramonti, di solidarietà e accoglienza, che proseguono i lavori( ripresi nel breve video) ricominciati da oltre due mesi(dopo una lunga sosta di 5 anni, causa pandemia e vari ostacoli burocratici) per la realizzazione della più grande opera umanitaria al mondo, legata alla tragedia dell’immigrazione, il CIMITERO internazionale dei MIGRANTI, conosciuto e apprezzato a livello planetario, che darà dignità alle vittime dei tragici naufragi (uomini, donne e bambini; e ad uno di loro, il piccolo siriano ALAN KURDI, morto insieme al fratellino GALIP e alla giovane mamma REHANA, agli inizi del settembre 2015, e ritrovato, disteso, con quella sua maglietta rossa che colpì il mondo intero, sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia), cancellando per sempre la DISUMANITA' di quei poveri corpi, quasi tutti senza nome, seppelliti, con un semplice numerino, in tanti piccoli sperduti cimiteri, siciliani e calabresi , che di fatto ne cancellano così ogni ricordo e riferimento per i loro familiari dei lontani Paesi del mondo che non sapranno mai dove andare un giorno a cercarli, per portare un fiore e dire una preghiera. Da oltre 12 anni , dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, lotto, con l’aiuto del sindaco di questo piccolo borgo, Roberto Ameruso, e della Regione Calabria(grazie all'ex Presidente Mario Oliverio e all'attuale Governatore Roberto Occhiuto), e il prezioso sostegno di alcuni importanti media locali, per vedere realizzata questa opera straordinaria, che sorge, su questa Collina della Pace, immersa tra gli ulivi secolari (che resteranno intatti), in un posto fortemente simbolico, di fronte al Lago e al vecchio camposanto comunale, in parte ebraico, e ad un tiro di schioppo dal Campo di Internamento di Ferramonti, luogo di prigionia, durante la seconda guerra mondiale, ma anche di grande solidarietà e umanità, dove nessuno degli oltre 3000 internati subì mai alcuna violenza. E proprio per questo ho scelto di far nascere qui questo grande Memoriale per le vittime dei naufragi nel Mediterraneo, che mi auguro resti solo un Monumento e luogo di riflessione per il mondo e che non ci siano più tragedie in mare.
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