A Villaggio Carrao si "soffre" la sete e avanza la protesta dei villeggianti

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Villaggio Carrao
  14 agosto 2019 08:55

di TERESA ALOI

Il 20 luglio scorso avevano denunciato tutta una serie di criticità che, con l’arrivo dell’estate, si erano amplificate fino a creare veri e propri disagi. Oggi per i villeggianti del Villaggio Carrao “la goccia che ha fatto traboccare il vaso – spiegano - è la mancanza idrica diventata, con il picco delle presenze sulla costa, una vera e propria emergenza igienica sanitaria”. E così capita che “molti villini per diversi motivi e pur limitando al massimo l’uso e il consumo di acqua, si trovino per lunghe ore - in particolare durante quelle diurne - senza un goccio d’acqua”. Disagio, mitigato solo dalle cisterne private.

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Una situazione “difficile” a tal punto da far intervenire i carabinieri “per certificare l’assenza di acqua nelle abitazioni. Insieme alle forze dell’ordine – spiegano alcuni villeggianti – è intervenuto anche il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Cropani che ha sottolineato come l’acqua, loro malgrado, fosse razionalizzata e che in alcuni punti c’era difficoltà di portare la stessa considerata la particolare conformazione della rete idrica del villaggio. Ha spiegato inoltre che la portata non poteva essere aumentata senza il rischio di rotture della stessa rete idrica vista la sua ormai nota obsolescenza: è vecchia di quaranta anni”. Spiegazioni puntuali che tuttavia non possono soddisfare chi decide di trascorrere le vacanze sulla costa ionica.
E così, il 12 agosto i proprietari del villaggio, dopo una serie di riunioni, hanno deciso di presentare una lettera al Comune dove oltre a descrivere la situazione di emergenza dell’acqua hanno anche ribadito lo stato di abbandono del villaggio in tutti i suoi aspetti a cominciare dalla strada “ormai ridotta a un ciottolame di catrame” e finendo alla rete d’illuminazione “dove in alcuni tratti è completamente assente”.

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Una lettera non finita in un cassetto  tant’è che una delegazione di villeggianti ha incontrato il responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Cropani, l’architetto Marilena Aprigliano, che ha spiegato come molti problemi del villaggio siano da addebitare al lungo contenzioso sorto tra il Comune di Cropani e la società Valle del Crocchio, costruttrice del villaggio.
“Un contenzioso terminato con sentenza definitiva nel 2015 dove – ricordano i villeggianti - la società deve consegnare le strutture al Comune ma, di fatto, ancora non l’ha fatto. E finora le vecchie amministrazioni hanno lasciato la situazione fino ad arrivare alle attuali conseguenze”. Nel corso dell’incontro è emerso inoltre, a detta del responsabile dell’ufficio tecnico che “la fornitura d’acqua si era “complicata” perché la Sorical, per motivi idrici sanitari, ha ridotto il flusso d’acqua “e il Comune ha dovuto razionalizzare”. Infine, il problema non di poco contro della rete idrica “ che, considerate le condizioni, non sopporterebbe la necessaria e sufficiente portata d'acqua utile  a coprire i fabbisogni della gente che risiede nel villaggio”.
Infine, l’uso dei pozzi in dotazione al villaggio che risolverebbero il problema della distribuzione giornaliera dell’acqua nel villaggio, ha spiegato l’architetto Aprigliano, “non è possibile anche per la mancanza di un’effettiva cessione della loro proprietà al Comune di Cropani da parte della Società ancora proprietaria”. Dunque, una situazione di disagio che potrebbe essere “alleggerita” solo attraverso l’invio di un’autocisterna. Questo, l’impegno del Comune di Cropani.

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