Acri, chiarimenti dopo immagini diffuse sui social lesive dell’immagine dell’Asp

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Acri, chiarimenti dopo immagini diffuse sui social lesive dell’immagine dell’Asp


  14 novembre 2025 14:38

Negli ultimi giorni alcuni contenuti apparsi sul web hanno provocato preoccupazione tra i residenti della comunità di Acri. La circolazione di scatti privi di un’adeguata spiegazione rischia di generare timori infondati e di ledere la reputazione di chi opera con serietà. Per questo motivo è utile richiamare tutti a un atteggiamento prudente, soprattutto quando si trattano argomenti che coinvolgono strutture pubbliche e persone che vi lavorano ogni giorno. La diffusione di fotografie riguardanti ambienti non utilizzati del Presidio ospedaliero “Beato Angelo” ha sollevato interrogativi e commenti. Per evitare che interpretazioni errate si trasformino in allarmismo, la direzione ha ritenuto necessario fornire una descrizione puntuale dei fatti, chiarendo la natura dei locali ritratti e lo stato delle procedure in corso. Le fotografie riguardano una parte dell’ala vecchia, chiusa al pubblico da anni. Si tratta di stanze non operative in cui sono presenti oggetti e attrezzature superate. La direttrice sanitaria dello spoke di Corigliano- Rossano - Acri, Maria Pompei Bernardi, chiarisce: «Le immagini non riguardano il reparto di Medicina. Mostrano una zona al terzo piano, non accessibile ai cittadini e chiusa da tempo. In quelle stanze sono rimasti materiali che devono essere eliminati». Bernardi aggiunge che la procedura per lo smaltimento è stata avviata mesi fa ed è in corso. Sul tema dell’accesso, la direttrice precisa: «Per entrare servono le chiavi dell’ufficio tecnico. Non conosciamo le modalità con cui qualcuno sia riuscito a introdursi in quell’area».

Interviene anche la direttrice dell’unità operativa di Medicina, Maria Ferraro, che chiarisce l’aspetto centrale: «Il reparto è stato trasferito nell’ex zona dedicata ai pazienti Covid, ristrutturata e attrezzata. Qui ci sono letti moderni, comandi automatici e camere con servizi interni». Ferraro ricorda che la sistemazione è attiva da prima dell’estate e che lo spazio storico sarà rinnovato grazie a fondi già previsti. La direttrice descrive gli effetti del nuovo assetto: «Le camere sono più ampie, i percorsi sono ordinati e gli ascensori facilitano gli spostamenti. Una donazione recente ha permesso di installare televisori nelle stanze». Ferraro illustra anche l’organizzazione quotidiana: «Si entra da un unico punto e il personale indirizza le persone secondo la necessità. Ogni spazio è utilizzato e non ci sono zone vuote». L’attività dell’unità operativa è documentata dai numeri: «Ogni anno assistiamo quasi mille persone tra degenza e day hospital. Offriamo visite internistiche, diabetologiche, cardiologiche e vari esami diagnostici». Ferraro aggiunge che la dotazione strumentale è completa: «Abbiamo ecografi multidisciplinari e ciò che serve per lavorare in modo corretto. L’Azienda ha fornito quanto richiesto». La direzione invita a considerare con attenzione ciò che circola online e ribadisce l’impegno a proseguire con gli interventi programmati, ricordando che una buona informazione favorisce un rapporto trasparente con i cittadini.


Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.