“Giovedì sera la nostra Biblioteca Comunale ha opsitato con grande piacere la presentazione del libro:”La Storia di mano di Gomma” di Antonio Anastasi alla presenza di illustri e autorevoli relatori quali il Procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Capomolla che ringrazio per aver onorato me e l’intera comunità aiellese della sua presenza, l’autore Antonio Anastasi, la dott.ssa Giulia Zanfino giornalista e autrice del docufilm sulla morte di Giovanni Losardo, il Prof. Giancarlo Costabile docente di pedagogia dell’antimafia presso l’Unical”.
Ad affermarlo è il sindaco di Aiello Calabro Luca Lepore.
“I lavori moderati dal giornalista Rino Muoio hanno visto in apertura il mio saluto istituzionale con il quale ho dato il benvenuto al Procuratore ad Aiello: un Paese sano che fino ad oggi fortunatamente non è stato mai intaccato dal fenomeno mafioso e criminale, un Paese fatto di gente onesta e laboriosa con impegno e senso del dovere contribuisce alla crescita della propria famiglia e dell’intera comunità”.
“Ho ringraziato l’autore Antonio Anastasi per quest’opera che descrive e permette di conoscere la brutalità di uno dei boss più potenti e spietati della ’ndrangheta vertice indiscusso di una cosca che da Cutro si è proiettata nel Nord Italia, soprattutto in Emilia: Grande Aracri che aveva intrapreso relazioni con imprenditori, massoni e uomini politici, opera la cui lettura deve ancora di più aumentare il ripudio e il contrasto verso il malaffare una piaga tremenda capace di infiltrarsi in ogni ambito del vivere civile; mi sono complimentato con Giulia Zanfino per aver tradotto la morte di Giovanni Losardo in docufilm permettendo di fare luce su presunti insabbiamenti e collusioni che avrebbero consentito alla cosca Muto di Cetraro la pericolosa escalation criminale, ho ringraziato il Prof. Costabile per l’importante lavoro che conduce all’interno dell’UNICAL attraverso i suoi insegnamenti mirati al contrasto del fenomeno mafioso e criminale”.
“L’iniziativa di ieri sera - aggiunge - è stata fortemente voluta dalla mia persona e dall’intera amministrazione comunale, che in qualità di Sindaco mi onoro di guidare, nella forte convinzione che è proprio attraverso la conoscenza che si aumenta il ripudio e il contrasto al fenomeno mafioso e criminale. Bisogna educare le comunità partendo dai giovani a comprendere che non può esserci società e futuro senza il rispetto della legalità. La conoscenza, il sapere, lo studio rappresentano dei pilastri importanti nel processo di contrasto al malaffare in quanto rendono consapevoli i cittadini che mafia e criminalità sono piaghe tremende che condannano i territori”.
“Ecco perché abbiamo voluto tenere la presentazione di ieri presso la nostra Biblioteca Comunale – inaugurata il 29 giugno u.s. – luogo di cultura, crescita e formazione per far comprendere quanto le “Case del Sapere” giochino un ruolo importatante e fondamentale nel processo di deterrenza al fenomeno mafioso. La Calabria così come ha affermato il Procuratore Vincenzo Capomolla è una Regione stupenda fatta di ricchezze di inestimabile valore e bellezza, una Regione purtroppo macchiata dal fenomeno mafioso e criminale che la Procura attraverso un capillare e impegnativo lavoro sta cercando di contrastare e ridurre mediante indagini che nel corso degli anni hanno assicurato alla giustizia donne e uomini affiliati al malaffare, un malaffare che in alcuni casi è controllato dall’esterno da organizzazioni che nel tentativo di espandere i loro rapporti contaminano attività sane che in questo modo condannano. Massima deve essere l’attenzione - ha continuato il Procuratore - anche nei territori sani in quanto il malaffare è un fenomeno insidioso capace di infiltrarsi silenziosamente in posti e attività insospettabili. Tutti siamo chiamati a contribuire ad estirpare questo annoso e terribile problema attraverso l’impegno quotidiano verso il rispetto della legalità e attraverso il ripudio e il contrasto del fenomeno mafioso e criminale. Una bella e importante iniziativa che ha visto la nostra Biblioteca gremita di pubblico che dall’inizio alla fine ha seguito con attenzione tutti gli intrerventi”.
E ancora: “Ringrazio ancora una volta il Procuratore della Dda di Catanzaro Vincenzo Capomolla per averci onorato della sua presenza e illuminato con il suo magistrale intervento, l’autore Antonio Anastasi per aver ripercorso con il suo volume la storia di Grande Aracri permettendo di conoscere una terribile esperienza di mafia che ha segnato pagine buie della nostra Calabria, Giulia Zanfino e Giancalo Costabile per i loro interventi e per il loro instancabile e quotidiano impegno al contrasto del malaffare e alla ricerca di verità, Rino Muoio per aver moderato i lavori, tutti i presenti per la partecipazione”.
“Riflettere sul fenomeno mafioso - conclude il sindaco - ascoltando le testimonianze di chi lo fronteggia tutti i giorni è a mio avviso una iniziativa utile che riaccende con più forza l’attenzione sulla necessità che la nostra Terra ha di estirpare il malaffare per addivenire ad una crescita sana e ad un futuro privo di condizionamenti mafiosie e criminali”.
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