"20 gennaio 2024, un giorno che non dimenticherò mai, ho avuto l'onore immenso di incontrare Sua Santità Papa Francesco. Un momento di straordinario valore umano e spirituale, che desidero condividere con tutta la cittadinanza, poiché rappresenta non solo un'emozione personale, ma soprattutto un riconoscimento del percorso che la nostra comunità sta portando avanti". Così il sindaco di Drapia, Alessandro Porcelli, ha voluto dedicare un pensiero per la scomparsa di Papa Francesco.
"Di quel giorno ricordo come il Santo Padre - ha continuato Porcelli -, con quella sua semplicità disarmante e la lucidità che lo ha sempre contraddistinto, ci ha rivolto parole di grande saggezza invitandoci fra l’altro ad 'Amministrate con attenzione le risorse che lo sviluppo tecnologico, con un chiaro riferimento all’intelligenza artificiale, vi mette a disposizione, stiamo scoprendo quanto possano rivelarsi potenti come strumenti di morte. Possiamo immaginare quanto benefica questa potenza potrebbe risultare se utilizzata non per la distruzione, ma nella logica della cura delle persone, cura delle comunità, cura dei territori e cura della casa comune..' Un invito chiaro e diretto, ma anche un monito etico a non disperdere le opportunità del nostro tempo, a farne strumenti di bene comune e non solo di progresso tecnico! ".
E aggiunge: "Mi sono presentato a lui come sindaco della comunità di Drapia, con il cuore a mille ma colmo di gratitudine e con il pensiero rivolto a tutte le persone che ho l’onore e l’onere di rappresentare. Quando ci siamo stretti la mano, quanta emozione porto ancora dentro, gli ho raccomandato proprio loro: i miei concittadini, gli emarginati e i diversamente abili, gli uomini e le donne che ogni giorno costruiscono, tra le difficoltà e le bellezze della nostra terra, il futuro di un territorio che ha tanto da raccontare. Desideroso di lasciare un segno tangibile di questo incontro, ho consegnato a Papa Francesco un libro molto speciale: 'Tesori da valorizzare. Calabria, provincia di Vibo Valentia. Patrimonio archeologico-culturale di Brattirò, Caria, Drapia, Gasponi'. Un omaggio non solo culturale ma profondamente affettivo, un gesto per dire: 'Questa è la nostra storia, questa è la nostra identità' ".
"Poi - si è accinto a concludere Alessandro Porcelli -, con la timidezza di chi si trova davanti a una figura così importante, gli ho chiesto se potesse autografare una copia del libro. Con semplicità e grande umorismo, Papa Francesco ha accolto con un sorriso la mia richiesta di autografare una copia del libro, rispondendomi con una frase che resterà impressa nel mio cuore:
'Io firmo tutto, meno che assegni'. Un momento unico e irripetibile, che rinnova in me, e spero in tutta la comunità, l’impegno quotidiano a custodire il nostro territorio e a valorizzarlo con rispetto, cura e visione per il futuro. Ciao Papa Francesco ora prega tu per noi".
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