Papa Francesco è morto, addio al pontefice che rivoluzionò la Chiesa
Il Pontefice è morto stamattina alle 7.35. Alle 9.47 l'annuncio del cardinale camerlengo Kevin Farrell nella Cappella di Casa Santa Marta, dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell, con il Segretario di Stato Parolin, il Sostituto Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie Ravelli.
Secondo quanto apprende l'ANSA da fonti informate, una delle possibili cause della morte di Papa Francesco sarebbe stata un'emorragia cerebrale. Il decesso è sopraggiunto improvvisamente stamane alle 7.35 e, viene riferito, non sarebbe direttamente correlato alle patologie respiratorie.
Bergoglio, argentino di Buenos Aires, aveva 88 anni ed era stato eletto Papa, dopo la rinuncia al Pontificato di Benedetto XVI, dodici anni fa, il 13 marzo del 2013. A marzo il peggioramento delle sue condizioni di salute per una polmonite bilaterale e i 38 giorni di ricovero al Policlinico Gemelli, che si erano conclusi domenica 23 marzo. Per la ripresa graduale dell'attività fino a ieri, il giorno di Pasqua, quando Francesco ha fatto il giro di Piazza San Pietro in Papamobile per l'ultimo bagno di folla, ha presenziato alla benedizione urbi et orbi e ha anche incontrato per un breve saluto il vicepresidente degli Stati Uniti Vance.
Entro 9 giorni il funerale del Papa, in un mese l'apertura del conclave per eleggere il successore, dopo le congregazioni generali.
Incredulità e dolore tra i fedeli in piazza San Pietro, dove Bergoglio solo ieri mattina aveva salutato la folla di pellegrini. 'È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all'abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che 'tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell'amore misericordioso del Padre'. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane delle chiese in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale', ha detto il presidente della Cei Zuppi.
Cosa succede ora
La traslazione della salma del Papa nella Basilica Vaticana per l'omaggio di tutti i fedeli potrebbe avvenire mercoledì mattina, 23 aprile, secondo le modalità che verranno stabilite e comunicate domani, a seguito della prima Congregazione dei Cardinali. Lo riferisce il direttore della sala stampa Matteo Bruni.
Il rito della constatazione della morte del Papa alle 20,00 nella Cappella di Santa Marta
l corpo del Papa verrà portato, secondo quanto prevede l'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, nella Cappella di Santa Marta dove avverrà la constatazione di morte. A seguito della comunicazione dell'avvenuto decesso del Papa, secondo quanto previsto nell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis, "questa sera alle ore 20, il cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, presiederà il rito della constatazione della morte e della deposizione della salma nella bara".
Saranno presenti stasera, insieme al camerlengo Kevin Farrell, il decano del Collegio Cardinalizio, il card. Giovanni Battista Re, "i familiari del Romano Pontefice, il Direttore e il Vice Direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che si troveranno per le ore 19.45 nella Cappella" di Casa Santa Marta. E' la comunicazione dell'Ufficio delle celebrazioni liturgiche.
Il ruolo del Camerlengo: accerta la morte del Papa e vigila sul Vaticano
Bergoglio è stato un Papa 'pop' anche nei gusti alimentari. Niente piatti troppo raffinati sulla tavola dell'argentino che ha fatto conoscere all'Italia il mate, una specie di tè, ma che poi si è innamorato della pizza. Lui stesso raccontò quanto gli era piaciuto "Il pranzo di Babette", il film dove una donna mostra il suo amore per gli altri spendendo i suoi soldi in un pranzo da infinite portate.
La tavola è stata una delle grandi passioni di Francesco (ma d'altronde ricordava in una udienza generale nel gennaio 2024 anche "il Messia lo vediamo spesso a tavola..."). Ma a più riprese in questi anni ha dovuto anche sopportare rigide diete, pesce bollito e riso, perché a Roma, con la cucina italiana e le mancate passeggiate per le vie di Buenos Aires, i chili in più sono comparsi presto e, come per tutti, non erano un buon segnale per la salute.
Francesco, come per tante altre cose, alla fine se ne infischiava. Appassionato di street food e cibo semplice e popolare, è stato il primo fun della pizza italiana. Quando confidava che cosa gli mancasse nella sua nuova vita di Papa, ha risposto: "Uscire per andare in pizzeria". E quando in uno degli ultimi viaggi apostolici, quello in Lussemburgo a settembre 2024, fece un blitz per andare a prendere un caffè espresso al bar, con i giornalisti commentò: "E' stata una ragazzata, la prossima volta sarà in pizzeria". E alcuni giornalisti ancora lo ricordano nell'atrio dell'Aula Paolo VI quando, per ringraziare i volontari che avevano organizzato la Giornata Mondiale dei Bambini, si sedette con loro a tavola a mangiare la pizza preparata per lui da un maestro chef napoletano.
Dei dolci amava la cioccolata, per questo a Pasqua arrivavano per lui gigantesche uova da tutta Italia. La passione anche per le crostate, i maritozzi con la panna e i gelati. Si dice poi che in tasca avesse sempre delle caramelle, quelle stesse che abbiamo visto regalare ai bambini nel corso degli eventi e delle udienze.
Non mancavano i sapori della sua tavola argentina, a partire dalla bevanda nazionale, il mate, che gli veniva offerto in ogni incontro e lui dalla cannuccia lo beveva volentieri. E poi le empanadas, i piccoli calzoni pieni di carne e altri ingredienti.
A prepararli per lui sono state anche le ragazze trans latinoamericane che ogni mercoledì mattina prendevano il bus da Torvaianica a Roma, accompagnate dal parroco don Andrea, per assistere all'udienza generale. Bergoglio le ha sempre accolte con dignità, le ha seguite con la sua 'carezza'. E il loro grazie era quel vassoio incartato alla meglio pieno di quei piccoli pasticci cucinati in forno che riportavano Francesco alla tavola della sua infanzia.
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