USB Sanità ASP CZ denuncia con forza l’ennesimo gravissimo episodio di violenza ai danni del personale
sanitario del Pronto Soccorso di Lamezia Terme. "Nella serata di ieri, intorno alle 20:00, due medici cubani
in servizio sono stati aggrediti mentre intervenivano in difesa di un’infermiera oggetto di minacce
intimidazioni e aggressione da parte di un utente".
"Questo nuovo episodio di violenza conferma, ancora una volta, la condizione di insicurezza e stress estremo
in cui il personale sanitario è costretto a lavorare all'interno di uno dei Pronto Soccorso più esposti della
nostra Regione. USB Sanità ASP CZ da oltre un anno chiede, in tutte le sedi competenti, la sostituzione immediata del personale assente per lunghe malattie e maternità, nonché il potenziamento delle unità infermieristiche su tutto il territorio aziendale, vista la gravissima carenza di personale nei reparti. Purtroppo, queste richieste sono state sistematicamente ignorate da un’Azienda che si trincera dietro numeri
di fabbisogno del personale completamente errati, come più volte denunciato dalla nostra organizzazione
sindacale. Questa è l'ennesima dimostrazione che l’ASP di Catanzaro ha abbandonato i propri lavoratori,
condannandoli a turni massacranti, alla solitudine e alla paura. Non si può più parlare di emergenze isolate: questa è una strage quotidiana della dignità dei lavoratori! Hanno fatto finta di niente! Hanno chiuso gli occhi!
Hanno ignorato il grido d’allarme che saliva dai reparti! Ora basta! Ora, con l’avvicinarsi della stagione estiva — che inevitabilmente porterà un aumento della popolazione in Calabria — USB Sanità ritiene che non ci sia più tempo da perdere: è necessario un cambio di rotta immediato".
"Per questo motivo, la nostra organizzazione chiederà la convocazione urgente di una riunione delle RSU
appena elette, per discutere della drammatica situazione che si vive ormai quotidianamente in tutta
l’Azienda. Vista la gravissima situazione di incolumità dei lavoratori, USB Sanità ASP CZ annuncia che nei
prossimi giorni avvierà una mobilitazione, per impedire che l’ASP di Catanzaro rimanga ostaggio di
burocrati aziendali che, comodamente seduti dietro una scrivania, condannano il personale sanitario a turni
massacranti e all'esposizione continua a episodi di violenza e aggressioni. USB Sanità non si fermerà finché non verranno garantite la sicurezza, la dignità e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici"
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