Aggressione in Villa Margherita a Catanzaro, l’altra verità: “Di vero c’è solo il degrado"

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Villa Margherita a Catanzaro
  06 aprile 2025 15:33

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un genitore in risposta alla segnalazione di una mamma in relazione ad un episodio accaduto in Villa Margherita a Catanzaro

Ho letto con attenzione la lettera aperta della signora riguardo ai fatti accaduti a Villa Margherita e, da genitore direttamente coinvolto, ritengo doveroso offrire una precisazione, perché ciò che è stato riportato non corrisponde fedelmente alla realtà.

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Mio figlio è uno dei tre bambini citati nella lettera, accusati di aver aggredito il coetaneo. La verità è leggermente diversa: uno dei tre bambini (non mio figlio) ha preso lo zaino del ragazzo in questione per scherzo. A quel punto, è stato quest’ultimo a reagire con violenza, colpendo mio figlio e dando origine a una colluttazione che ha coinvolto solo loro due, non una “rissa a tre”. Non c’è stata un’aggressione pianificata né un atto di bullismo da parte di un branco: si è trattato di un episodio isolato tra due bambini che, come spesso accade a quell’età, hanno reagito d’impulso.

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Non solo: all’arrivo del padre del ragazzo, invece di calmare la situazione, mio figlio è stato insultato e minacciato. Se c’è qualcuno che avrebbe potuto – e forse dovuto – presentare una denuncia, quella persona sono io, non la signora.

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Comprendo la preoccupazione per il degrado di Villa Margherita, tema sul quale mi trovo d’accordo. Ma strumentalizzare un episodio tra ragazzini per fare un atto d’accusa così duro contro altri bambini non solo è scorretto, ma rischia di danneggiare ulteriormente una generazione già fragile, etichettandola come “esaltata” o dedita solo a risse.

Invito quindi chi racconta i fatti a farlo con responsabilità, rispetto della verità e soprattutto senza alimentare pregiudizi. I nostri figli meritano comprensione, dialogo e strumenti per crescere, non etichette e processi sommari.

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