di PAOLO CRISTOFARO
Ha fatto discutere a Catanzaro, tra i genitori dell'Istituto Comprensivo "Vivaldi", la circolare della dirigente scolastica, Maria Antonietta Crea, indicante "Disposizioni sul consumo di alimenti e bevande a scuola". La circolare, difatti, sembrerebbe vietare la consumazione di pasti portati da casa ad eccezione della merenda, obbligando tutti gli studenti a usufruire, dunque, del servizio mensa a pagamento.
I genitori non ci stanno. Alla preside - ma per conoscenza anche al Comune di Catanzaro, all'Ufficio Scolastico e al Ministero - è stata inoltrata una diffida, siglata dall'avvocato Paolo Pitaro, sottoscritta da 40 genitori di bambini della primaria. "I miei assistiti sono tutti genitori di alunni frequentanti la scuola primaria presso l'Istituto Comprensivo Statale "V. Vivaldi" di Catanzaro, i cui figli osservano l'orario continuato fino alle ore 16", è scritto dal legale nel testo della diffida. "In data 7 settembre 2023 la dirigente ha adottato una circolare indicata in oggetto [...] nella summenzionata circolare viene, tra le altre cose, disposto il divieto di organizzare feste durante le ore di lezione e di portare a scuola alimenti confezionati a casa a eccezione della merenda consegnata dai genitori, al fine di evitare spiacevoli conseguenze legate a casi di allergia", aggiunge l'avvocato.
"Dalla lettura della circolare parrebbe evincersi che gli alunni non potranno consumare alimenti confezionati in casa a accezione della merenda [...] Di conseguenza, secondo tale divieto imposto dal dirigente scolastico, gli alunni saranno, di fatto, obbligati a consumare, per quanto concerne la pausa pranzo, il cibo somministrato dall'impresa appaltatrice del servizio mensa", scrive. "Tale obbligo è illegittimo", prosegue il testo della diffida. "La dirigente scolastica sta sostanzialmente impedendo agli alunni di consumare il cibo preparato loro dalle proprie famiglie e, di conseguenza, ne sta ingiustamente limitando la libertà di scelta".
Per il legale e per le famiglie, quanto motivato dalla dirigente appare contradditorio, poiché vengono richiamati in circolare problemi legati alla salute e a possibili allergie, ma viene permessa l'introduzione di cibi per la sola merenda. Il rischio, a rigor di logica, sussisterebbe comunque. "Per un verso la dirigente scolastica autorizza l'ingresso all'interno dell'Istituto di alimenti confezionati in casa per uso merenda e, però, per altro verso, vieta nella sostanza la possibilità per gli alunni di consumare cibo preparato loro dalle famiglie in sostituzione di quello somministrato a pagamento", riporta la diffida. Il legale e le famiglie parlano di "lesione del diritto all'istruzione primaria degli alunni che non intendono fruire del servizio mensa".
Inoltre "il fatto che la dirigente scolastica, con la circolare abbia effettivamente inteso vietare la possibilità per alunni di consumare il cibo preparato/confezionato a casa in sostituzione dei pasti somministrati dalla ditta appaltatrice del servizio mensa è emerso in un incontro tenutosi in data 28 settembre 2023, tra alcuni genitori firmatari e la stessa dirigente", riporta ancora la missiva legale. La polemica, ovviamente, si è acuita anche alla luce dei recenti aumenti per il costo dei pasti in mensa, significativo per le famiglie. Si attende ora di capire se la scuola modificherà quanto stabilito o se le azioni legali continueranno in questa direzione.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736