Al MusMi di Catanzaro l’incontro di Legacoop Calabria per disegnare la cooperazione del futuro
31 gennaio 2025 14:06
di FRANCESCO IULIANO
Un incontro per confrontarsi su quelle che sono le strategie da mettere in campo per affrontare le sfide del futuro.
Nasce da questo obiettivo il progetto ‘Immagina - costruiamo il futuro della cooperazione’ messo in campo da Legacoop ed organizzato ad ogni livello: settoriale, territoriale e nazionale.
Questa mattina, nella sala congressi del Museo storico militare della Provincia di Catanzaro (MusMi), all’interno dell’area del Parco della Biodiversità Mediterranea, la conferenza programmatica ed organizzativa di Legacoop Calabria.
Moderati dal giornalista Alessandro Tarantino hanno partecipato il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, l’ assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi, la presidente nazionale ‘Borghi autentici’, Rosanna Mazzia, il responsabile Ambiente ed Energia Legacoop nazionale, Giorgio Nanni, il vicepresidente Legacoop Calabria, Donato Sabatella e, per il settore CulturMedia Legacoop Calabria, Claudio Liotti. In apertura i saluti del prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa e del sindaco Nicola Fiorita.
Due le sezioni previste dal programma. Dopo la relazione introduttiva del presidente Sibio, nella seconda sezione, dedicata al ruolo della cooperazione per lo sviluppo della Calabria, hanno partecipato, il responsabile del settore Agroalimentare di Legacoop Calabria, Leandro Caccamo, il responsabile del settore Produzione e Servizi di Legacoop Calabria, Maurizio De Luca, il responsabile del settore Abitanti Legacoop Calabria Pasquale Mazzà, il responsabile del settore Pesca di Legacoop Calabria, Antonio Orlando ed il responsabile di Legacoop Sociali Calabria, Giancarlo Rafele.
Assenti i rappresentanti della Regione Calabria.
“Con questo incontro - ha detto Lorenzo Sibio - si tratta di dare avvio ad un nuovo percorso che noi tutti abbiamo condiviso e tracciato in questi ultimi mesi, ritenendolo necessario per riuscire a dare forza, maggiore rappresentatività e robustezza alla nostra Organizzazione. Abbiamo, e stiamo ancora oggi vivendo, anni difficili: il post covid, le guerre vicino casa: i conflitti tra Ucraina e Russia, Israele e Hamas; la crisi energetica e tutte le conseguenze che si sono generate.
A livello regionale il quadro è reso ancora più preoccupante da una regione, la Calabria, a crescita lenta che compromette la possibilità di recuperare terreno. La Calabria è una delle regioni che continuano a crescere meno in termini di ricchezza generata sul territorio, un dato questo che dimostra tutte le difficoltà che l’economia calabrese paga sull’altare dell’incapacità di programmare il proprio futuro.
Una situazione resa critica dal crollo demografico, dall’incremento della povertà tra la popolazione, dal basso tasso di occupazione e dai ridotti servizi offerti ai cittadini in termini di prestazioni sanitarie e di assistenza ai più fragili”.
In Calabria - è stato detto -, le cooperative sono 277 (per un totale di 13.500 soci) ed impiegano più di 2mila100 lavoratori. Il comparto, suddiviso in dieci settori operativi – dal sociosanitario alla cultura, dalla pesca all’agricoltura, ai servizi, al commercio e alle abitazioni – fattura oltre 500milioni di euro: la conferenza programmatica si pone quale occasione per ribadire l’importanza dei principi cooperativi, valorizzando identità, inclusione e sostenibilità come elementi centrali della missione di Legacoop nel contesto sociale ed economico in cui opera. Inoltre, sarà uno strumento per dibattere sugli strumenti utili a favorire la diffusione e la competitività delle cooperative, contrastare lo spopolamento e promuovere innovazione digitale e green economy.
Per il presidente nazionale di Legacoop, Simone Gamberini.
“Ci sono parti del territorio nazionale - ha commentato -nelle quali pensiamo che la cooperazione possa accrescere e costruire anche quella struttura dell'economia che aiuti a ridurre le disuguaglianze economiche e sociali che caratterizzano molti territori del Paese e soprattutto in regioni come la Calabria dove c’è un tessuto storico cooperativo che è solido e sul quale pensiamo si possa investire per riuscire a costruire un progetto cooperativo che sia parte integrante di quella che vorremmo fosse un'agenda cooperativa anche per la regione.
Stiamo cercando di costruire percorsi di questo tipo in tante regioni italiane. L’idea è quella di avere come punto di riferimento le istituzioni e gli enti locali, facendo quello che la cooperazione sa fare meglio: rispondere, cioè, ai bisogni dei cittadini e trovare soluzioni. In Calabria stiamo lavorando in questa direzione con l’agroalimentare, nel comparto dei servizi, dell’edilizia, nel sociale e nell’integrazione tra il sociale e la sanità. Pensiamo di avere, in un futuro prossimo, un potenziale di crescita molto importante che passi anche dalla nostra capacità di riuscire a promuovere un progetto imprenditoriale e di trovare quelle soluzioni, quelle risposte ai bisogni che emergono dai territori. Quindi - ha concluso - quello che vorremmo costruire è un progetto cooperativo per la Calabria, questa è la nostra volontà: un progetto che deve riprendere quello che abbiamo saputo costruire nel passato, ma che deve soprattutto interpretare i bisogni della società di oggi e riuscire a trovare nuove risposte. Ci sono tante bellissime esperienze in tanti territori che stanno crescendo e sono diventate anche buone pratiche a livello nazionale. Penso all’esperienza di Pianagri a Gioia Tauro, a Kyiosei a Catanzaro, esperienze nelle quali è emersa quella capacità di fare rete, di mettere in rete la società con la cooperazione, offrire risposte alla comunità e rendere più forte la comunità. Questo è il messaggio che vorremmo fare passare. La cooperazione vuole costruire questo progetto in Calabria: è una sfida che abbiamo lanciato a noi stessi ma anche a tutta la regione”.
