
Ha preso il via la sperimentazione della nuova metodologia didattica “scuola fuori classe” all’IC Gatti-Manzoni-Augruso, dove stamattina è iniziato il Fibonacci weeks, in omaggio ad uno dei più grandi matematici italiani di tutti i tempi.

Si tratta di una serie di attività didattiche, ispirate alla celebre serie di Fibonacci e ai suoi svariati collegamenti interdisciplinari, che si svolgeranno nei plessi di Lamezia dal primo al 5 dicembre, mentre nei plessi di Pianopoli e Feroleto alunni e insegnanti saranno impegnati dal 9 al 12 dicembre, coordinati nell’organizzazione dai referenti di sede.
Coinvolgimento ed entusiasmo stanno caratterizzando le diverse attività, che si svolgono prevalentemente all’aperto, in un contesto organizzato per poter accogliere i gruppi classe in sicurezza, favorendo una didattica esperienziale e interattiva.
Le settimane di Fibonacci, con realizzazione di laboratori, momenti ludici, discussioni guidate sulle applicazioni alla natura della famosa serie di Fibonacci, saranno un’occasione per sperimentare un’idea elaborata dalla preside Antonella Mongiardo e dal presidente del consiglio di istituto Antonio Falvo, autori di un originale progetto pedagogico dal titolo “Scuola fuori…classe”.
Obiettivo del progetto è promuovere una didattica all’aperto, in spazi idonei e sicuri, per: creare momenti di apprendimento alternativi alla tradizionale lezione in classe, con attività formative, pratiche, ludiche e nuove situazioni di apprendimento interdisciplinare; favorire l'orientamento nell'ambiente scolastico; promuovere relazioni positive tra alunni, tra alunni e insegnanti e tra alunni, insegnanti e genitori; condividere le esperienze affettive ed emotive; coinvolgere la globalità dei linguaggi (verbale, corporeo, grafico-pittorico); favorire l'inclusione e la socializzazione, anche prevedendo moduli formativi per e con le famiglie, per lo sviluppo di competenze trasversali a cui concorre in modo rilevante l’esperienza extrascolastica.
La scuola “fuoriclasse” è stata inaugurata oggi, nel plesso Manzoni, con la partecipazione degli alunni della scuola primaria di Santa Maria della Pietà, e proseguirà nei giorni successivi con gruppi classe della scuola secondaria, che esploreranno gli affascinanti collegamenti tra matematica e la realtà circostante. Molteplici e tutti interessanti gli argomenti affrontati nelle diverse discipline.
Dalle applicazioni reali della famosa successione alla sezione aurea e ai suoi collegamenti con la natura, la storia, l’arte e la tecnologia. I vari focus tematici sono intervallati da piccole sfide logico-matematiche legate alla sequenza di Fibonacci e ad attività ludiche all’aperto.
All’organizzazione e supervisione delle attività del lesso Manzoni hanno contribuito tutti i docenti delle classi quinte della scuola primaria e i professori della scuola secondaria: Alida Borelli, Angela Maria Santoro, Lisa Sciarra, Ilde Palmieri, Giovanna Michelina Fusto, Marinella Gambino, Angela Mancuso, Barbara Iacopetta, Maria Cristina Vescio, Giovanna Vesci, Vittorio Colacino.
Presenti all’inaugurazione del Fibonacci weeks, nel plesso Manzoni, la dirigente scolastica Antonella Mongiardo, i docenti referenti dei plessi Lisa Sciarra, Giuseppe Chirico e Cinzia Iuffrida, e il presidente del consiglio di istituto Antonio Falvo.
“In occasione delle giornate di Fibonacci - dice l’avvocato Antonio Falvo - testeremo il progetto ideato in collaborazione con la dirigente, che ha l’obiettivo di valorizzare la didattica all’aperto e favorire l’apprendimento esperenziale con ruolo attivo degli studenti nel percorso di formazione e apprendimento.”
Soddisfazione per l’avvio della sperimentazione è stata espressa anche dalla preside, Antonella Mongiardo: “Questi momenti di didattica all’aperto si inseriscono a pieno titolo nel contesto dell’ambiente di apprendimento, che è ormai la nuova frontiera della didattica. E’ quanto mai opportuno – auspica - superare il rigido concetto di aula tradizionale e sperimentare i modelli che la pedagogia moderna ci mette a disposizione, per migliorare il rapporto di insegnamento-apprendimento, che è la vera anima della scuola”.
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