AMA Calabria, intervista al direttore artistico Francescantonio Pollice

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Francescantonio Pollice
  07 settembre 2023 19:16

di CARLO MIGNOLLI

La stagione teatrale 2023-2024 di AMA Calabria è ormai alle porte e tanti saranno gli ospiti illustri che si esibiranno a Lamezia e Catanzaro. Sergio Rubini, Milena Vukotic e Attilio Fontana sono alcuni nomi della nuova stagione, a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto da AMA Calabria, operatore culturale che da ormai cinquant’anni offre una serie di eventi di assoluto livello a tutto il territorio regionale. Attraverso una breve intervista, Francescantonio Pollice, Direttore Artistico di AMA Calabria si è raccontato così ai nostri microfoni.

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Partirà nel mese di ottobre la nuova stagione teatrale di AMA Calabria, quanto è soddisfatto della nuova programmazione e del lavoro svolto fino ad ora?
“Sono assolutamente soddisfatto perché quest’anno abbiamo 28 appuntamenti tra Catanzaro e Lamezia, dunque credo sia stata presentato il più alto livello di programmazione possibile date le condizioni in Calabria. Avremo le principali compagnie e attori che vengono dall’Italia meridionale che saranno ospiti, alcuni con doppia data a Catanzaro e Lamezia, altri con date singole: penso allo spettacolo di Remo Girone a Catanzaro il 16 marzo al Teatro Comunale; penso a “Le Verdi Colline dell’Africa” di Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi a Lamezia il 7 marzo; penso ancora allo spettacolo “Storie di una capinera” dedicato al mondo di Verga sempre a Lamezia. Non dimentichiamo gli spettacoli comuni come “Uomo e Galantuomo”, la prima commedia di Eduardo De Filippo che sarà presentata il 24 e il 25 ottobre alle ore 21 rispettivamente al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme e al Teatro Comunale di Catanzaro. Tengo molto ad uno spettacolo molto interessante proprio a Catanzaro che è “Acarnesi” di Aristofane, la commedia che, come è ben noto, è un inno al pacifismo: il grande commediografo greco ricorda a tutti noi che le soluzioni non si trovano con le guerre, ma trovando punti di incontro tra posizioni diverse. Molti altri saranno gli spettacoli previsti, dunque invito tutti a dare un’occhiata al nostro programma”.

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In merito alla scorsa stagione, com’è andata? Il pubblico come ha risposto? 
“Nella passata stagione siamo stati soddisfatti dalla presenza del pubblico che è andato sempre crescendo, naturalmente c’erano ancora i postumi del covid che hanno creato non pochi problemi, non solo a noi di AMA Calabria, ma a tutti gli organizzatori di eventi”.

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Quali sono le novità di questa stagione?
“Una delle novità di questa stagione è il primo spettacolo al Teatro Politeama, che è “Romeo e Giulietta” del Balletto di Roma, la più importante produzione di balletto italiana degli ultimi anni. Proprio in questo momento il Balletto di Roma è partito con questo spettacolo, campione di incassi, per una lunga tournée in Cina e tornerà intorno ai primi di novembre e noi lo avremo sia a Lamezia che a Catanzaro rispettivamente il 14 e il 15 dicembre. Gli appuntamenti di quest’anno saranno tutti “top level”, abbiamo fatto un grandissimo sforzo ad averli tutti di livello assoluto e questo è dovuto al fatto di aver avuto affianco la Regione Calabria, avendo infatti vinto i bandi teatrali e quindi questo ci ha permesso di avere risorse per presentare al pubblico questa straordinaria programmazione”. 

Come risponde Catanzaro, rispetto alle altre città calabresi in cui siete presenti, agli eventi di AMA Calabria?
“Come è ben noto la prima volta che siamo stati a Catanzaro è stata 5 anni fa perché c’era un problema al Teatro di Lamezia. Da ospiti oggi noi ci sentiamo protagonisti insieme a tutti gli altri operatori di Catanzaro, che sono diversi, della programmazione culturale. Il pubblico di Catanzaro risponde bene, sta crescendo, a mio parere era un pubblico che avvertiva la necessità di una proposta alternativa a quella esistente. La nostra è una proposta assolutamente colta, ma che non disdegna di momenti più leggeri che fanno comunque pensare: penso al “Comincium. La commedia” con Ale e Franz o anche a “Bollicine” di e con Max Giusti, che sì, sono momenti di teatro comico, ma un teatro comico di qualità che spinge gli spettatori a riflettere sugli aspetti sia positivi che negativi della vita”.

Quanto pensa che sia importante diffondere la cultura del teatro nei nostri giorni? Quali consigli darebbe ai giovani che si affacciano a questo mondo?
“Questa è una bellissima domanda e la ringrazio. Viviamo in una società in cui si stanno perdendo i valori e si stanno superando i limiti. Si pensi all’omicidio del giovane a Napoli per futili motivi, pensiamo a quello che è successo a Palermo o Caiano, ma così come in tante altre realtà. Questo cosa significa? Certamente si è superato il limite ed è proprio la cultura a poter diventare uno strumento potente per far riflettere le giovani generazioni sui valori. Io credo che sia importante partecipare agli spettacoli teatrali e proprio per questo abbiamo fortemente voluto attuare delle agevolazioni per i giovani affinché ci sia per tutti la possibilità di fruire, senza particolari problemi, ai nostri spettacoli. Io credo che tutte le occasioni, non solo quelle di AMA Calabria, che sollecitano lo spettatore a pensare, devono essere considerate come momenti importanti del vivere. La partecipazione agli spettacoli non è soltanto un ornamento della vita del tempo libero, ma è proprio un’occasione di vivere in comunità valori che forse stiamo dimenticando”.

Al di là della nuova stagione teatrale quali sono i progetti e gli obiettivi futuri di AMA Calabria?
“AMA Calabria è una realtà che ha quasi cinquant’anni di vita e arrivare a questo traguardo nella nostra regione è di per se un grande risultato. Naturalmente l’AMA Calabria di oggi è diversa da quella di venti, trenta o quarant’anni fa, ma auspichiamo che ci sia sempre una maggiore attenzione da parte delle istituzioni verso la cultura, perché crediamo che soltanto attraverso la crescita culturale ci potrà essere una crescita civile ed economica. Viviamo in un momento di crisi, ma essa è di conseguenza anche sociale e culturale: se ci fosse una maggiore formazione e una maggiore capacità di pensare forse potremmo essere tutti migliori”.

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