Ambiente e biodiversità. Ecco come saranno ripartiti i 92 milioni del PAF regionale

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images Ambiente e biodiversità. Ecco come saranno ripartiti i 92 milioni del PAF regionale
Parco della Sila
  08 agosto 2020 13:30

di PAOLO CRISTOFARO

Alcuni giorni fa, in Cittadella regionale, alla presenza dell'assessore all'Ambiente, Sergio De Caprio, della dirigente generale del dipartimento, Orsola Reillo e del dirigente del settore Parchi e Aree Naturali Protette, Giovanni Aramini, è stato presentato il PAF (Prioritised Action Framework), uno strumento a sostegno della biodiversità e dell'ambiente naturale, con risorse economiche per un totale di 92 milioni di euro (LEGGI QUI). Il piano ha ricevuto il 23 ottobre 2019 il parere positivo della Commissione Europea. Ma come sarà suddivisa questa somma? A quanto ammontano i singoli investimenti e quali sono li singole cifre per progetto? 

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 Vigilanza e coordinamento delle misure di conservazione: Ammonta a 2.600.000 euro la somma destinata a garantire le attività di vigilanza nei siti di "Natura 2000", attivando rapporti di collaborazione tra Carabinieri Forestali per le aree terrestri e Guardia Costiera per i siti Marini, includendo anche la Guardie Ecologiche Volontarie e l'Arpacal. La fonte di finanziamento di questo tipo di interventi è il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR);  Inventario degli habitat e delle specie: Sono 2 milioni di euro, invece, i fondi destinati a verificare la reale diffusione degli habitat e delle specie nel territorio, nonché per valutare l'opportunità di correggere le strategie gestionali adottate sino ad ora. I soggetti beneficiari saranno la Regione, gli Enti Parco, i gestori di riserve e i soggetti gestori di siti di "Natura 2000". La fonte di finanziamento è sempre il FESR; Rete ecologica e inventario delle grotte: Andranno 300.000 euro alla Regione Calabria per definire i cosiddetti "corridoi ecologici" per completare la rete ecologica regionale con il quadro conoscitivo di habitat e specie, con l'aggiunta dell'inventario regionale delle grotte (fondi FESR);

Individuazione delle specie animali e vegetali esotiche invasive: Un totale di 500.000 euro andrà all'Ente regionale per il monitoraggio delle specie aliene secondo le linee guida dell'ISPRA, per produrre dati standardizzati per attuare misure per una rapida eradicazione; Educazione ambientale: Per garantire continuità alle attività di educazione ambientale avviate dalla Regione, attraverso lezioni e formazione, educazione ambientale nelle comunità, nel mondo scolastico e nelle istituzioni locali, sono destinati invece 2 milioni di euro, gravanti sull'FSE (il Fondo Sociale Europeo); Valorizzazione delle aree naturalistiche: Per la valorizzazione turistica delle aree interne e, in particolar modo, delle aree protette, è prevista una consistente cifra di 18.750.000 euro di fondi FESR; Interventi di contrasto alla pesca illegale e riduzione dell'impatto della pesca: Per aumentare il posizionamento di strutture antistrascico nei siti di "Natura 2000" al fine di contrastare la pesca illegale, per proteggere le praterie di Poseidonia e favorire il ripopolamento ittico, per delimitare con boe le zone protette, ai gestori di siti "Natura 2000" andranno 1.500.000 euro. I finanziamenti graveranno, in questo caso, sul Fondo Europeo per le Attività Marittime e per la Pesca;

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Rimozione straordinaria dei rifiuti: La somma di 1 milione di euro sarà destinata ad incentivare la rimozione dei rifiuti in mare che costituiscano una grave minaccia per l'ambiente marino e per la catena alimentare dell'uomo (eliminazione di frammenti microplastici ad esempio); Tutela e rinaturalizzazione degli habitat costieri e dunali: Andranno 2 milioni di euro al contenimento della regressione della macchia psammofila degradata per l'elevato impatto dell'erosione costiera, con razionalizzazione della fruizione turistica, eliminazione e controllo di specie esotiche, pulizia e rimozione rifiuti. I soggetti beneficiari, in questo caso, saranno le associazioni ambientaliste e i gestori dei siti "Natura 2000";

Tutela e ripristino di zone umide e di habitat acquiferi: Saranno invece 2.500.000 euro i fondi dedicati all'eliminazione, dagli ambiente umidi e acquiferi, di specie invasive, all'introduzione di specie tipiche a rischio estinzione, al ripristino delle condizioni di naturalità della vegetazione (FESR); Rinaturalizzazione della vegetazione: Altri 2 milioni di euro andranno a garantire la protezione di corpi idrici superficiali dalla contaminazione di prodotti fitosanitari, di elementi nutritivi (azoto e fosforo in particolare), con creazione di fasce tampone; Recupero dei prati: Andranno 4.825.000 euro al mantenimento degli habitat prativi, con misure di gestione del pascolo finalizzate al mantenimento del mosaico ambientale e alla creazione di barriere in grado di ridurre le cause di degrado dell'equilibrio naturale del territorio (dal Fondo Agricolo per lo Sviluppo Rurale); Sistemi agricoli estensivi e sistemi forestali sostenibili: Per favorire il mantenimento degli ecosistemi agricoli ad alto valore naturalistico, con adeguati livelli di biodiversità vegetale e animale, sono previsti 9.850.000 euro, sempre dal Fondo Agricolo;

Sostegno all'agricoltura biologica: Ben 23 milioni di euro andranno al sostegno del metodo di produzione a basso impatto ambientale, con l'esclusione, appunto, di prodotti chimici; Ripristino e mantenimento di elementi tipici del paesaggio: Altri 3.550.000 euro andranno a promuovere investimenti mirati al recupero e al mantenimento della biodiversità e alla tutela di specifiche caratteristiche tipiche del paesaggio agrario e rurale (muretti a secco, abbeveratoi, corridoi ecologici) e alla salvaguardia dell'avifauna. I finanziamenti, in questo caso, sono destinati ad agricoltori singoli o associati; Tutela della biodiversità forestale e rafforzamento della resistenza ai cambiamenti climatici: Sono previsti ben 10.850.000 euro per l'attuazione di investimenti finalizzati al perseguimento della tutela ambientale degli ecosistemi forestali e per la mitigazione, sull'ambiente naturale, degli effetti provocati dai repentini cambiamenti climatici;

Sostegno ai centri di recupero per animali selvatici: Saranno destinati 950.000 euro, a soggetti sia pubblici che privati, per garantire la continuità operativa dei centri di recupero esistenti in Calabria (Centro di Recupero Animali Selvatici di Catanzaro, Centro di Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone e Centro di Recupero Animali Selvatici di Rende); Realizzazione di infrastrutture verdi: Saranno 2.500.000 euro i fondi destinati, invece, alla realizzazione di opere atte a ridurre gli scontri diretti della fauna sulla rete viaria e alla messa in sicurezza delle linee elettriche a tutela dell'avifauna. Mitigazione di conflitti tra aziende zootecniche: La somma di 1 milione di euro sarà destinata ad imprenditori agricoli, singoli o associati, per l'acquisto di cani da guardia e per la compensazione di danni arrecati alle aziende agricole e zootecniche da specie protette;

 

 

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