Ambiente, Italo Reale: "Giunta regionale doveva assicurare aumento differenziata e non realizzazione nuove discariche"

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images Ambiente, Italo Reale: "Giunta regionale doveva assicurare aumento differenziata e non realizzazione nuove discariche"
Italo Reale
  12 settembre 2019 16:50

Già parlamentare e assessore regionale all'Ambiente, oltre ad ex sub-commissario, Italo Reale del Pd di Lamezia Terme, interviene sulla questione emergenza rifiuti  per esprimere contrarietà all'ipotesi che riguarda l'apertura di nuove discariche.
Reale punta il dito sulla mancata espansione della differenziata e sul fatto che la Regione non ha, in questi anni, creduto fortemente in questa scelta di campo.

Per l'esponente del Pd, l'idea di nuove discariche  "dimostra ignoranza e scarsissima sensibilità ambientale, oltre che poco rispetto per i Calabresi come dimostrano i cumuli di rifiuti per strada in alcune città. Infatti, si tratta di una “parola d’ordine” che indica un risultato da raggiungere ma che non consente, a nessun amministratore di buon senso, di bocciare tutti i progetti di nuove discariche sul presupposto di una presa di posizione politica che è irragionevole sui tempi brevi e forse non potrà mai essere applicata alla lettera".
In sostanza, per Reale "quello di cui si doveva assicurare la Giunta regionale non era che nessuna nuova discarica venisse realizzata ma che aumentasse la raccolta differenziata e che tutti i rifiuti che finivano smaltiti “sotto terra” fossero, prima, trattati negli impianti per ridurne la pericolosità. Ovviamente l’incapacità, e il falso ambientalismo, della Giunta Oliverio ha reso impossibile raggiungere almeno la certezza di un trattamento generalizzato di tutti i rifiuti calabresi. A ciò si è aggiunta un’altra parole d’ordine (rifiuti zero) che vorrebbe indicare un progetto di raccolta differenziata al 100% ma che significa, per le associazioni che la difendono, raggiungere livelli di raccolta differenziata che porti sempre meno rifiuti in discarica sino a raggiungere livelli di recupero con percentuali altissime".
L'ex parlamentare quindi spiega il significato che vuol dire "modifica dei sistemi produttivi affinché aumenti l’utilizzo soprattutto di mono materiali, una grande sforzo di educazione ambientale, una agricoltura che usi al minimo la chimica ed utilizzi il compost e tante multe per chi non si vuole adeguare".
Nella riflessione di Reale, non manca poi un passaggio sull'ultima ordinanza di Oliverio.
"L’ordinanza della Giunta per superare la crisi (di qualche giorno fa) è il segnale - stigmatizza - del fallimento della Regione perché è tardiva rispetto alla situazione di crisi, scorretta perché sostituisce (impropriamente e male) quello che doveva essere un programma pensato, esclude una vera concorrenza tra i privati e presenta anche qualche problema ambientale (sicuramente secondario rispetto a quello che può succedere sulle strade calabresi con lo stazionamento di tonnellate di rifiuti non raccolti). Inoltre, impone termini per la presentazione di progetti e la loro realizzazione troppo stretti per poter essere rispettati e che nessuno sarà in grado di rispettare. Tutto questo è conseguenza della politica “particolare” della Giunta che invece di preoccuparsi della Comunità Regionale ha temuto di perdere i voti di chi (nel caso migliore) esprime una ragionata (o irragionevole) paura della discariche. Ma a questa giusta preoccupazione - conclude Reale - non si doveva risponde con l’immobilismo che poi diventa approssimazione ma con un’analisi attenta delle proposte delle imprese private o dei Comuni e rafforzando quell’ organismo di controllo (Arpacal) che deve assicurare la correttezza dei comportamenti delle Gestioni.Ma forse stiamo parlando di un’altra Regione, quella che non c’è".

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a.c.

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