ANCE Crotone e Università Mediterranea insieme per la rigenerazione urbana e la resilienza climatica

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images ANCE Crotone e Università Mediterranea insieme per la rigenerazione urbana e la resilienza climatica

  30 marzo 2025 13:13

 Un’alleanza strategica per il territorio crotonese. Con la firma della convenzione tra ANCE Crotone e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, prende il via uno studio scientifico avanzato sulla resilienza urbana delle città costiere del crotonese, alla luce dei cambiamenti climatici e delle crescenti vulnerabilità del territorio. Il progetto, affidato al Dipartimento di Architettura e Territorio (dArTe) guidato dalla prof.ssa Consuelo Nava, è stato ufficializzato nel corso del seminario “La rigenerazione urbana di tipo adattivo delle città costiere del territorio crotonese in scenari di vulnerabilità climatica”, tenutosi nella sede di ANCE Crotone con la partecipazione di istituzioni, ordini professionali e mondo accademico.

Non si tratta di uno studio fine a sé stesso, ma di un vero e proprio strumento operativo per lo sviluppo sostenibile. L’accordo prevede infatti la realizzazione di un Atlante digitale e informativo sul tratto costiero più esposto a rischi, linee guida per la rigenerazione urbana adattiva e due progetti pilota da realizzare nel comune di Crotone. Tutto questo con l’ambizione di costruire una rete interistituzionale ampia e collaborativa, in grado di orientare le trasformazioni urbane in chiave preventiva e resiliente.

Banner

«Il nostro intento – ha dichiarato il presidente di ANCE Crotone, Giuseppe Sammarco – è offrire uno strumento di conoscenza scientifica che possa essere patrimonio comune del territorio. Un’opportunità per rafforzare il dialogo con le Istituzioni locali, come il Comune e la Provincia, e coinvolgere attivamente gli ordini professionali, affinché questo studio possa avere ricadute concrete sulla pianificazione e sulla qualità urbana della provincia».

Banner

Tra gli interventi, anche quelli del sindaco di Crotone Vincenzo Voce, del presidente della Provincia Sergio Ferrari e dei rappresentanti degli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geometri e dei Geologi, a testimonianza dell’ampia coralità che accompagna l’iniziativa.

Banner

Il cuore scientifico del progetto è affidato al laboratorio universitario ABITAlab della Mediterranea, diretto dalla prof.ssa Nava, figura di riferimento nazionale nelle strategie di pianificazione adattiva. La metodologia adottata seguirà l’approccio ReKAP – Regenerative Knowledge for Adaptive Planning – che coniuga scienza del clima, strumenti digitali e progettazione urbana. Le attività si articoleranno in tre fasi: mappatura e analisi dei rischi, redazione delle linee guida, progettazione e sperimentazione su aree-test concordate.

«Siamo convinti – ha sottolineato Sammarco – che il futuro delle nostre città dipenda dalla capacità di affrontare con competenza e visione le sfide poste dal cambiamento climatico. E lo studio che avviamo oggi rappresenta un passo deciso in questa direzione».

Un passo che mira a fare della provincia crotonese un laboratorio di innovazione urbana, capace di anticipare le criticità ambientali e restituire ai cittadini un territorio più sicuro, sostenibile e attrattivo. Una scommessa ambiziosa che si gioca sul valore della conoscenza condivisa e della cooperazione tra pubblico, privato e mondo della ricerca.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner