di ALESSIA DE SANTO
Anche Catanzaro scende in piazza per gridare stop ai bombardamenti.
Come nelle più grandi piazze Italiane, anche la nostra città oggi è scesa in strada per lanciare un urlo di protesta contro gli orrori che dal 7 ottobre continuano a decimare la popolazione della Palestina.
Come racconta la storia, ben più remoto è l'inizio di questa guerra che porta questa popolazione ad essere ormai quasi annientata dai innumerevoli bombardamenti ed attacchi mirati.
Un popolo stanco, in ginocchio, che chiede, insieme al resto del mondo a suo sostegno, di fermare i bombardamenti e cessare il fuoco.
Oggi, come già visto in altre occasioni, Catanzaro fa sentire la sua voce. Tutti insieme, uniti, per urlare al mondo intero: "Anche noi ci siamo, anche noi chiediamo la pace".
Dalle 17.00 di questo pomeriggio, il corteo, che ha preso luogo in Piazza Matteotti, è stato condotto poi fino a Piazza Prefettura, tra bambini, giovani ed anziani, uniti nel lanciare un grido di pace in questa protesta non violenta che conclude oggi una serie di manifestazioni a favore della causa, organizzate in diverse giornate in tutta la regione, lanciato dal coordinamento provinciale di Catanzaro a sostegno del popolo Palestinese.
Conclude la manifestazone il collegamento video con "Salomone Ovadia" detto anche "Moni", scrittore ed attore Ebreo di origine Bulgara, impegnato nel suo percorso di vita come attivista a favore dei diritti dell'umanità.
Con la speranza che questo sostegno da parte di tutto il nostro Paese venga ascoltato, la voce della nostra città urla: "Restiamo umani".
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