Ande, la festa dell’Europa per riaffermare i valori di pace e di democrazia

Di seguito l'intervento di Marisa Fagà, Presidente nazionale Ande, e Marina Lilli, Past President nazionale Ande

Ogni anno il  9 maggio ricorre la Giornata dell’Europa, per ricordare l’anniversario della Dichiarazione Schumann e riaffermare i valori di pace e democrazia. 

Grandi eventi, incontri con le scuole, momenti di riflessione: tutti e 27 i Paesi membri festeggiano il 9 maggio.

Come ogni anno le istituzioni della UE invitano tutti i cittadini a partecipare a un’ampia gamma di attività che si svolgeranno negli Stati membri e nelle sedi delle istituzioni dell’Unione a Bruxelles, Lussemburgo e Strasburgo. 

L’Ande, da Statuto fortemente europeista, fin dalla sua fondazione si è sempre spesa nell’affermare i suoi principi e con uno sguardo costante all’Europa. 

Oggi l’Ande ricorda a tutte le sue iscritte questa giornata e riafferma la sua convinta appartenenza all’Europa, il suo credo nei principi che portarono alla sua fondazione, che sono la pace, i valori non negoziabili e diritti di ogni cittadino europeo, conquistati giorno dopo giorno in nome dei valori democratici. 

Tanti gli eventi promossi dall’associazione su tutto il territorio, incontrando studenti nelle scuole per approfondire e riaffermare i valori europei.

Mai come in questo momento storico è importante ricordare questo giorno e quest’Istituzione, che ha permesso ai suoi cinquecento milioni di cittadini di vivere in pace per oltre settant’anni. L’attuale situazione ci insegna che essa non è scontata, ma va difesa ad ogni costo. 

 E con essa la nostra democrazia e la libertà conquistate col sacrificio di vite umane contro ogni forma di totalitarismo.

Sia oggi la giornata per la pace, in nome della pace che si può raggiungere solamente tutti insieme, in una Europa unita, coesa e solidale.

”La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano.”

“L'Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. …. (Schumann 9 maggio 1950). 

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