"L'apertura della caccia quest'anno è stata anticipata. Il partito animalista non ci sta e si oppone per questa decisione. L'attività di caccia, oltre che essere causa di morte per tanti animali, genera paura e stress negli stessi, sconvolgendo così il loro naturale equilibrio e i loro ritmi produttivi. Per questa crudeltà in Italia vengono uccisi almeno cento milioni di animali all'anno, per la maggior parte uccelli di varie specie, lepri, cinghiali, cervi, caprioli, daini, volpi etc. uccisi per divertimento".
Lo dichiara Carlo Callegari, Dirigente Nazionale del Partito Animalista Italiano.
"La caccia uccide anche gli uomini. Nella stagione venatoria 2023-3024, ci sono stati 12 morti e 56 feriti. Quest'anno c'è già stata una vittima in Calabria, l'uomo è rimasto ucciso da un colpo partito accidentalmente dal fucile che imbracciava.
Gli italiani sono nettamente contrari alla caccia e il partito animalista insieme ad altre associazioni, sta raccogliendo le firme per un referendum per l'abolizione della caccia".
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