
“Esprimo profonda indignazione e ferma condanna per la vile aggressione subita da un giovane arbitro di appena 17 anni durante la gara tra Francica e Girifalco, in provincia di Vibo Valentia. Quanto accaduto è un atto gravissimo, che non solo offende lo sport e i suoi valori, ma rappresenta una violazione inaccettabile dei diritti di un minorenne impegnato nello svolgimento delle proprie funzioni”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, già Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.
“Il fatto che un ragazzo, animato dalla passione per il calcio e dal desiderio di crescere professionalmente, sia stato picchiato al punto da riportare escoriazioni e traumi, impone – a parere del sociologo – una riflessione urgente e profonda. Nessuna competizione sportiva può giustificare l’uso della violenza. Chi alza le mani contro un arbitro — e ancor più contro un minorenne — mina le basi stesse della convivenza civile”.
“Sia fatta piena luce sull’accaduto – rivendica il presidente dell’Osservatorio – e siano adottati provvedimenti esemplari nei confronti dei responsabili. È necessario tutelare i giovani che operano nel mondo dello sport, garantendo loro sicurezza, rispetto e protezione”.
Marziale così conclude: “Ribadisco la mia vicinanza al ragazzo aggredito e alla sua famiglia, assicurando il massimo sostegno affinché episodi del genere non si ripetano più. Lo sport deve educare, non ferire”.
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