di CARLO MIGNOLLI
Sono state illustrate questa mattina presso la Sala Verde della Cittadella di Catanzaro, le iniziative messe in campo dalla Regione per ripopolare i piccoli borghi calabresi. Hanno preso parte alla conferenza l’assessore all’Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione, aree interne e minoranze linguistiche, Gianluca Gallo, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il direttore dell’Uoa Politiche della Montagna Domenico Pallaria e il dirigente regionale Antonio Riga.
"Utilizzando fondi nazionali per la montagna, abbiamo voluto dare un segnale molto interessante proprio ai comuni montani. Ci avevamo provato qualche anno fa, senza riuscirci, ma oggi ci riusciamo grazie alla volontà del Presidente Occhiuto” - ha detto Gallo.
E continua: “Il bando 'Abitare i comuni montani' potrà assegnare almeno 20.000 euro a coloro che, nei comuni con meno di 3.000 abitanti, decideranno di trasferire la propria residenza e avviare un'attività imprenditoriale, che dovrà naturalmente essere in linea con le esigenze del comune. Inoltre, per gli anziani o per chi lavora in modalità agile, è prevista la possibilità di ricevere 5.000 euro una tantum all'anno per trasferire la propria residenza in questi comuni. I comuni montani con meno di 3.000 abitanti avranno la possibilità di partecipare a questo bando, candidandosi essi stessi, e ovviamente potranno candidarsi coloro che intendono trasferirsi. Si tratta di un bando sperimentale e, se avrà successo, credo che il Presidente Occhiuto vorrà investire ulteriori risorse del FSR”.
“La dotazione finanziaria per questi bandi è di 5 milioni di euro: 4 milioni per l'avvio di attività imprenditoriali e 1 milione per questo esperimento rivolto a chi lavora in modalità agile o è in pensione. Altri 6 milioni - spiega l’assessore - saranno destinati a diversi tipi di investimenti nei comuni montani, come la realizzazione di piattaforme per elisoccorso e altre iniziative, quali ristrutturazioni, riconversioni o anche manutenzioni ordinarie e straordinarie di parti del territorio”.
“È un segnale di attenzione importante per l'area interna. Il Presidente Occhiuto ha richiesto e, con una propria ordinanza, ha dichiarato lo stato di emergenza per la grande siccità che ha colpito la Calabria a partire dal luglio 2023, e che continua a interessare la nostra regione, come altre regioni del Mezzogiorno.
Ieri, con una delibera di giunta su proposta del Presidente Occhiuto e mia, abbiamo chiesto al MASAF, il Ministero delle politiche agricole, la dichiarazione dello stato di calamità per siccità in alcuni comparti del settore agricolo, dell'apicoltura e della zootecnia. Al momento - conclude Gallo - le relazioni sia degli osservatori dell'Autorità di Bacino Meridionale sia dell'ARSAC ci indicano una consistente riduzione delle precipitazioni, il che comporterà una notevole riduzione delle produzioni”.
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