
Siglato il primo accordo formale mai sottoscritto in Italia tra un Parco marino regionale e un Parco nazionale montano: un’intesa che segna un passaggio storico nella governance delle aree protette e che proietta l’azione dell’Ente per i Parchi marini regionali oltre la linea di costa, dentro una narrazione integrata mare–terra.
Sono il direttore generale dell’Ente Parchi marini regionali della Calabria, Raffaele Greco, ed il commissario straordinario del Parco nazionale del Pollino, Luigi Lirangi, a fissare il senso profondo dell’intesa formalizzata tra i due Enti, approvata con deliberazione del Consiglio direttivo dell’Ente Parco e validata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica nell’ambito delle attività di vigilanza previste dalla legge quadro sulle aree protette. Un passaggio che sancisce il primo accordo formale tra un parco marino e un parco montano, aprendo una stagione nuova di cooperazione istituzionale e progettazione integrata. Alla sottoscrizione dell’intesa, oltre al direttore Greco e al commissario Lirangi era presente anche Antonio Ciminelli, responsabile del Parco marino della Secca di Amendolara.
"È la prima volta in Calabria – hanno sottolineato Greco e Lirangi – che un Parco marino e un Parco montano definiscono una strategia comune di fruizione, promozione e racconto del territorio. Questo protocollo non è un atto formale, ma il risultato di un percorso culturale e amministrativo che ribalta il paradigma delle aree protette: non più sistemi isolati, ma infrastrutture territoriali capaci di dialogare, integrarsi e generare valore sociale, economico e identitario”.
Il cuore dell’accordo è un itinerario esperienziale continuo, nato per valorizzare la Via degli Stazzi, un antico tracciato della transumanza che unisce Jonio e Pollino, costa e dorsale appenninica, biodiversità marina e paesaggi interni. Un percorso che, in salita, parte da Amendolara, attraversa Castroregio, Alessandria del Carretto, Terranova del Pollino e si conclude a Santa Severina; e che, in direzione opposta, collega Santa Severina a San Lorenzo Bellizzi, Plataci, Albidona, tornando infine ad Amendolara.
“Non si tratta di una semplice connessione geografica – hanno aggiunto il direttore generale ed il commissario – ma di un cambio di modello. Stiamo lavorando per superare l’idea del turismo frammentato e stagionale, costruendo un’offerta esperienziale continua, lenta, consapevole, capace di mettere insieme mare, montagna, borghi, cammini, sentieri, comunità. È la stessa filosofia che ha guidato l’azione dell’EPMR negli ultimi anni: soprattutto dal superamento nei primi mesi dell’anno in corso mesi della fase commissariale al rafforzamento della governance, dalla progettazione europea alla capacità di intercettare risorse extra-bilancio, fino alla costruzione di strumenti concreti di fruizione sostenibile. Un bilancio che oggi diventa patrimonio condiviso e visione aperta verso il 2026. Entro gennaio sarà istituito il comitato scientifico e si terrà la presentazione ufficiale degli eventi e della missione nella sede del Parco marino della Secca di Amendolara, alla presenza degli assessori regionali all’Ambiente e al Turismo, Antonio Montuoro e Giovanni Calabrese”.
Per tracciare un bilancio istituzionale delle attività svolte dal 2023 al 2025 ed illustrare i progetti e le prospettive del 2026 è stato fissato un evento pubblico, in programma per venerdì 19 dicembre, alle ore 10.30, nella sede dell’Epmr all’Ex Tonnara di Bivona.
In questa occasione sarà presentato l’edizione 2026 del tradizionale Calendario dell’Ente che, interpretando con coerenza la ribadita missione dei Parchi marini con la nuova governance di Raffaele Greco cambia pelle e si appresta a diventare, oltre la sua funzione naturale, un vero e proprio strumento ed un modello replicabile di marketing territoriale integrato. All’iniziativa, coordinata dal comunicatore strategico Lenin Montesanto, interverranno l’assessore regionale Antonio Montuoro e il direttore Greco.
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