di IACOPO PARISI
Il Teatro Politeama di Catanzaro ha registrato il tutto esaurito per accogliere uno dei più grandi maestri del trasformismo al mondo, Arturo Brachetti, con il suo spettacolo "SOLO". Un pubblico variegato, composto da adulti, bambini e intere famiglie, ha assistito a una performance straordinaria, un viaggio onirico nella fantasia, tra trasformazioni fulminee e illusioni sorprendenti.
Lo spettacolo, inserito nella rassegna "Musica & Cinema", voluta dalla Sovrintendente Antonietta Santacroce e dal Direttore Generale del Teatro Politeama, Settimio Pisano, ha regalato emozioni sin dall’inizio. Brachetti ha aperto le porte della sua casa immaginaria attraverso un plastico in miniatura, mostrando ogni stanza con l’ausilio di una microcamera. Un’idea originale che ha permesso agli spettatori di entrare nel mondo dell’artista, fatto di ricordi, sorprese e magia.
Il soggiorno ha dato il via allo spettacolo con un omaggio alla televisione: in pochi secondi, Brachetti ha impersonato icone della cultura pop come Baywatch, Batman, Sherlock Holmes e Ghostbusters, cambiando costume a velocità impressionante e lasciando il pubblico a bocca aperta.
Nel solaio, ha ritrovato un vecchio cappello bucato appartenuto al nonno, che gli diceva: "Dovrai riempire il buco con la tua fantasia". Da questo spunto nasce l’incantevole numero della chapeaugraphie, in cui Brachetti trasforma un semplice anello di tessuto in 25 copricapi, dando vita ad altrettanti personaggi, tra cui Napoleone, Guglielmo Tell o un semplice pompiere.
Il bagno diventa la metafora della vita: attraverso le sue straordinarie trasformazioni, Brachetti racconta il passaggio dall’infanzia alla vecchiaia, fino alla rappresentazione di uno scheletro, in una sequenza tanto poetica quanto intensa.
La cucina, invece, ospita uno dei momenti più divertenti dello show: un matrimonio surreale in cui l’artista si sdoppia e si moltiplica, diventando contemporaneamente sposo, sposa, suocera, prete, cuoco e cameriera. Un vortice di comicità che ha strappato applausi e risate.
Nella stanza dei bambini, Brachetti ha saputo far tornare il pubblico alla magia dell’infanzia, trovando il suo libro delle favole e dando vita ai personaggi delle storie più amate. Con le sue trasformazioni fulminee, ha portato in scena Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Peter Pan, Aladdin e molti altri, regalando un momento di pura meraviglia.
Particolarmente suggestiva è l'idea di sdoppiare la propria ombra con un attore/ballerino con cui Brachetti interagisce spesso, un’ombra vivace che ricorda molto quella di Peter Pan.
Brachetti non è solo un trasformista, ma anche un intrattenitore brillante. Un momento esilarante è stato quello in cui ha coinvolto una signora del pubblico, "frugando" nella sua borsa con una telecamera e trovando un telefono con una playlist musicale. Da lì, un altro viaggio tra i miti della musica: Michael Jackson, Madonna, Freddie Mercury, Luciano Pavarotti e molti altri sono stati evocati con la solita maestria.
Non sono mancati i suoi classici: le ombre cinesi, apprezzate da grandi e piccini, e il suggestivo sand painting, in cui Brachetti ha dipinto immagini evocative con la sabbia, regalando al pubblico una favola ad occhi aperti.
Uno dei momenti più toccanti è stato quello ambientato nella stanza da letto, dove l’artista ha fatto rivivere un vecchio vestito della madre, facendolo danzare sul palco in un’esibizione carica di emozione e poesia.
La perfetta fusione tra luci, musica e video mapping ha reso "SOLO" un viaggio magico e travolgente. Brachetti ha voluto concludere lo spettacolo con una dedica speciale: un omaggio al suo compagno di banco delle scuole elementari, un catanzarese emigrato a Torino, presente a teatro.
Tra stupore, risate ed emozioni, "SOLO" ha dimostrato ancora una volta che la fantasia è il vero motore della vita. E Arturo Brachetti, con il suo talento senza tempo, continua a incantare il mondo intero.
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