di GABRIELE RUBINO
Si restringe la portata del caso degli operatori sanitari no-vax all'Asp di Reggio Calabria. Il commissario straordinario Gianluigi Scaffidi, lo scorso 24 giugno, aveva disposto la sospensione immediata dal servizio (e dalla retribuzione) di 15 unità fra infermieri, professionisti sanitari e un'ostetrica. Il provvedimento era arrivato poiché dai dipendenti, nonostante l'avviso dell'ufficio del Personale, non era stata formulata alcuna comunicazione sulla somministrazione del vaccino anti-Covid. Per effetto del decreto con cui il governo aveva stabilito l'obbligo vaccinale, l'azienda sanitaria provinciale, non potendo assegnare mansioni diverse agli operatori, aveva fatto scattatare la sospensione.
Tuttavia nel giro di pochi giorni sono arrivate le comunicazioni di almeno 7 dei 15 dipendenti interessati alla vicenda, di 'avvenuta vaccinazione'. A quel punto il commissario straordinario ha disposto la revoca delle sospensione e gli operatori potranno tornare regolarmente in servizio e percepire la retribuzione.
Finora, in Calabria, oltre a Reggio Calabria, l'Asp di Catanzaro ha provveduto a sospendere un veterinario no-vax.
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