Asp Vibo Valentia, la Cgil Fp Area Vasta non partecipa al Tavolo negoziale: “Comportamento ingiustificabile del Commissario”

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images Asp Vibo Valentia, la Cgil Fp Area Vasta non partecipa al Tavolo negoziale: “Comportamento ingiustificabile del Commissario”
Franco Grillo
  11 aprile 2023 16:47

“A seguito delle due lettere aperte degli ultimi giorni a firma della CGIL FP è arrivata per giorno 11/04/2023 la convocazione del tavolo negoziale da parte del Commissario Straordinario dell’ASP di Vibo Valentia con all’ordine del giorno la richiesta fatta dalla scrivente organizzazione sindacale in data 13 marzo scorso”. Lo scrive in una nota segretario generale della Fp Cgil Area Vasta, Franco Grillo. 
 
 
“In considerazione del comportamento ingiustificabile e contraddittorio dimostrato dal Commissario dell’ASP di Vibo Valentia la FP CGIL ritiene opportuno rendere noto le ragioni per le quali non si presenterà alla riunione.
A nostro avviso, non ci sono le condizioni per una negoziazione reale e costruttiva. Innanzi tutto il Dr. Giuliano ha convocato la suddetta riunione sindacale solo dopo aver pretestuosamente e provocatoriamente adottato atti per i quali questa organizzazione aveva preventivamente chiesto di soprassedere come, ad esempio, l’adozione della delibera n. 488/CS del 16/03/2023 avente ad oggetto l’avviso di mobilità regionale e interregionale di due dirigenti delle professioni sanitarie in palese contrasto con i contenuti della proposta del nuovo atto aziendale oggetto della richiesta di confronto posta all’ordine del giorno.
La FP CGIL ritiene, inoltre, di non poter partecipare alla riunione anche perché il Commissario Giuliano si è reso protagonista di ulteriori atti amministrativi e nonostante le nostre argomentate richieste, dei giorni scorsi, non ha ancora provveduto a revocare. Tra questi atti evidenziamo lo pseudo e fantomatico “avviso di mobilità volontaria regionale e interregionale, compartimentale e intercompartimentale, per titoli ed eventuale colloquio, per la copertura dei posti/profili vari autorizzati per l'anno 2022 con il D.C.A n. 150/2022 e di cui alla delibera del Commissario Straordinario n. 1530/CS del 26 ottobre 2022” pubblicato sul portale nazionale InPA. Questo avviso continua a generare stupore e incredulità tra i lavoratori fuori sede che, pur sperando di poter rientrare in sede, sanno di non poterlo fare perché vittime di procedure amministrative virtuali, irrazionali e prive di fondamento legale.
Un altro argomento di polemica è rappresentato dall’avviso destinato al reclutamento del “Direttore delle Risorse Umane”.
Tale avviso deve essere ritirato in quanto, a nostro avviso, un semplice laureato non può ricoprire tale ruolo senza un’esperienza almeno quinquennale nel settore specie quando questo incarico viene conferito con l’art. 15 septies. A maggior ragione, trattandosi di procedure di reclutamento “eccezionali”, i candidati devono possedere più titoli di quelli che solitamente si richiedono nelle procedure concorsuali ordinarie. Il Dr. Giuliano e i suoi collaboratori questo lo sanno ma, stranamente, fanno finta di non saperlo.
Per quanto ci riguarda il Commissario dell’ASP sta dimostrando quotidianamente di aver perso la bussola e di non avere il polso delle reali criticità aziendali. Ad esempio, non si rende conto che presso il nuovo complesso penitenziario di Vibo Valentia gli operatori sanitari (Medici, Infermieri e Operatori Socio Sanitari) versano in condizioni di estremo perché sottoposti, loro malgrado, a condizioni di lavoro precarie in quanto sotto organico. Stesso dicasi per la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) del CAPT di Soriano.
Per garantire l’assistenza sanitaria ai detenuti e agli ospiti della RSA manca, infatti, il 50% del personale. Al carcere ci sono Infermieri che in pochi mesi hanno accumulato oltre 300 ore di straordinario. Altri, invece, sono costretti a coprire, per effetto della legge 740, doppi turni senza soluzione di continuità con il servizio erogato presso i reparti ospedalieri di appartenenza.
I NAS hanno più volte fatto accesso alla RSA di Soriano segnalando forti carenze di personale ma evidentemente il Dr. Giuliano ritiene inopinatamente legittimo ignorarle.
Per evitare che ciò accadesse sarebbe bastato che il Dr. Giuliano avesse previsto l’organico necessario nel piano del fabbisogno 2022 (delibera n. 1530/CS del 26 ottobre 2022). Invece buona parte delle risorse destinate a tal fine sono state inopportunamente indirizzate per “impolpare” l’organico con “ben nove dirigenti amministrativi” rispetto ai sei originariamente previsti dal piano del fabbisogno oltre quelli già in servizio a tempo indeterminato.
E’ bene evidenziare, all’opinione pubblica, che ogni nuovo dirigente amministrativo costa alle casse del bilancio aziendale ottantasettemila euro l’anno. Se invece di assumere tre ulteriori dirigenti amministrativi il dr. Giuliano avesse assunto, ad esempio, tre Dirigenti Medici Fisiatri e sei Fisioterapisti probabilmente a Serra San Bruno si sarebbe potuto già pensare di attivare il nuovo reparto di Riabilitazione Intensiva. In alternativa all’ospedale di Tropea, si poteva pensare di attivare il nuovo reparto di Geriatria. Assumendo, invece, altri nove Operatori Socio Sanitari si sarebbe potuto sistemare l’organico della RSA di Soriano o, in alternativa, assumendo altri sei nuovi Infermieri, si sarebbe potuto sistemare l’organico del carcere di Vibo.
Se Giuliano non tornerà sui suoi passi revocando gli atti testé evidenziati e/o pensa di poter continuare a gestire l’ASP di Vibo secondo logiche irrazionali e ingiustificabili non esiteremo a presentare specifici ed argomentati esposti alle autorità competenti quali la magistratura ordinaria, quella contabile e all’autorità nazionale anticorruzione. La FP CGIL auspica che ciò possa servire da sprone agli altri rappresentanti istituzionali (parlamentari, consiglieri regionali, sindaci) affinché facciano la loro parte così come auspicato dai lavoratori e dalla cittadinanza sempre più esasperata dalle disfunzioni organizzative e gestionali provocati dalle scelte dissennate dell’attuale Commissario Straordinario”.

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