"Assolto perchè il fatto non costituisce reato": Franco Maccari assolto dalla Corte d’Appello di Venezia

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Franco Maccari
  18 febbraio 2025 19:41

"Si è concluso il 12 febbraio 2025 c/o la Corte d'appello di Venezia, il processo d’appello voluto da Franco Maccari (che ha anche temerariamente rinunciato alla prescrizione nel frattempo intervenuta) con una sentenza di totale assoluzione perché “il fatto non costituisce reato”. la Corte, su magistrale linea difensiva dell'avvocato Federica Casale del Foro di Roma, ha riconosciuto pienamente le motivazioni portate a difesa".

A darne notizia, in una nota, il sindacato FSP Polizia di Stato, che continua: 

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"Il 13 aprile 2021, presso il Tribunale di Venezia, si era concluso un processo lungo ed articolato, preceduto da un iter giudiziario iniziato nel luglio 2016 con denuncia presentata dall’allora Questore di Venezia Angelo Sanna per innumerevoli frasi asseritamente diffamatorie contenute in più volantini e lettere inviate al Capo della Polizia da Franco Maccari, allora Segretario Generale del Sindacato di Polizia Coisp, e dopo innumerevoli atti formalizzati e notificati con presentazioni personali a Venezia. Il Tribunale di Venezia aveva già assolto Franco Maccari per tutte le numerose frasi, lettere e volantini in contestazione riconoscendo la piena liceità delle affermazioni sindacali e, per converso, le condotte negative che venivano contestate all’ex Questore Sanna, condannando Maccari solo per una (1) frase contenuta in una (1) lettera, ad una multa di 1400 euro ed al risarcimento di 5.000 euro (a fronte di una richiesta di 50.000 euro) senza provvisionale contro la quale Maccari aveva immediatamente annunciato ricorso in appello! Maccari era stato assistito allora dallo Studio dell’Avv.to Eugenio Pini del Foro di Roma e dall’Avvocato Gianpaolo Bevilacqua del Foro di Venezia.

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La sentenza d'appello di totale assoluzione, che giunge a distanza di 9 anni di attese e partecipazioni con gli effetti devastanti anche di una "gogna mediatica" soprattutto allo "scoccar della notizia", rende sicuramente giustizia ma non ripaga certo i danni subiti e non troverà sicuramente parità pubblicitaria nell’informazione delle conclusioni".

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