di GABRIELE RUBINO
Le nuove raccomandazioni sul vaccino Astrazeneca rischiano di lasciare nel limbo una delle categorie che sia nel piano nazionale e sia nel piano calabrese rientra fra quelle prioritarie: il personale scolastico. Ovviamente, docenti ed addetti Ata under 60. La circolare emanata dal ministero della Salute, supportata dal parere dell'Aifa (SCARICA QUI), come noto ribalta il precedente orientamento consigliando l'utilizzo del vaccino della società anglo-svedese per chi ha più di sessanta anni, facendo comunque salvo il richiamo a chi, pur con un'età inferiore, aveva già ricevuto la prima dose.
A seguito del nuovo indirizzo nazionale, che per riflesso sdogana l'Astrazeneca per gli over 60, ed in particolare per la fascia di età compresa fra i 70 i 79 anni, finora non c'è stata alcuna precisa indicazione da parte degli organi regionali. Per gli over 80 continuerà la somministrazione di Pfizer e Moderna. Stessa cosa vale per i soggetti fragili. L'Astrazeneca è stato da sempre indirizzato alle forze armate e, appunto, al personale scolastico. Categoria prioritaria che, leggendo il report settimanale del governo sull'avanzamento delle vaccinazioni (LEGGI QUI) era, in Calabria, quella più indietro di tutte sulle somministrazioni. Circa una settimana fa aveva ricevuto la prima dose soltanto il 40 per cento della platea. Considerando il più recente aggiornamento dei dati ministeriali, le dosi sono arrivate a circa 22 mila su un totale di oltre 46 mila unità. Dunque ancora al di sotto del 50 per cento.
All'interno del personale scolastico, la nuova raccomandazione calzerebbe soltanto su un piccolo gruppo: docenti e personale Ata di età compresa fra i 60 e i 65 anni, cioè chi è sulla soglia della pensione. Il resto del contingente sarebbe tagliato fuori. O meglio, dovrebbe assumersi il rischio. Infatti, vista la scarsità di vaccini e la contestuale riserva di Pfizer per gli over 80 e per i fragili, la scelta sarebbe: o Astrazeneca contro l'indicazione ministeriale oppure saltare il turno sine die. Le prenotazioni tramite la piattaforma di Poste sono praticamente già sold out per i prossimi mesi. Quindi l'insegnante calabrese under 60 seppur prenotato per la prossima settimana dovrà decidere se prendersi il rischio del vaccino 'non raccomandato' oppure saltare il turno senza sapere quando ci sarà la nuova opportunità di immunizzarsi al Covid-19. Un vero e proprio collo di bottiglia che rischia di creare non pochi grattacapi nei prossimi giorni.
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