“I numeri diffusi dal Viminale sull’aumento del 200% dei feriti fra le Forze dell’ordine durante le manifestazioni suonano come l’ennesimo allarme rispetto a uno stato di cose avviato alla deriva. E’ l’effetto dell’assurdo giustificazionismo imperante che va di pari passo con la delegittimazione quando non anche la criminalizzazione dei tutori della sicurezza. L’ordine pubblico si conferma in cima alle ‘urgenze’ da affrontare”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, commentando i dati diffusi oggi dal Viminale che parlano di 260 agenti rimasti feriti durante le manifestazioni del 2024. Dato in aumento del 195,5% rispetto al 2023. Secondo i dati emersi durante la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza, sono state 11.556 le manifestazioni di rilievo negli 11 mesi del 2024, +12,1 per cento rispetto all'anno precedente. In 299 casi si sono registrate criticità, in diminuzione del 14,8 per cento.
“Un malato convincimento che violare la legge sia ammissibile quando ci si nasconde dietro al ‘paravento’ della manifestazione di piazza – denuncia Mazzetti - si mostra con tutta la sua virulenza nei sistematici attacchi a chi indossa la divisa, in una combinazione esplosiva con un sempre più radicato e diffuso senso di impunità. Agenti come bersagli, in un ribaltamento del senso del lavoro delle Forze dell’ordine finalizzato invece proprio a garantire il diritto di manifestare. Oggi è considerato normale pensare che fra i compiti dei poliziotti ci sia quello di subire ogni tipo di sfogo e ciò accade anche perché la tutela loro garantita non è equiparata a quella degli altri soggetti che rappresentano lo Stato. Le Forze dell’ordine non sono buttafuori da strada, ed è ora di garantirgli senza se e senza ma una tutela piena e congrua, codificando il divieto di venire a contatto con gli operatori. E’ per questo che abbiamo presentato una Proposta di legge in materia di ordine pubblico, controllo del territorio e tutela dell’incolumità fisica degli operatori delle Forze dell’ordine, i cui riflessi sono contenuti anche nel Ddl sicurezza che speriamo possa passare al più presto”.
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