Autonomia differenziata, Senese (Uil) e De Biase (UilP): "Dal Governo fuga in avanti, occorre tutelare le persone fragili, anziani e pensionati"

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Francesco De Biase e Maria Elena Senese

  04 dicembre 2025 15:23

“Le pre-intese sull’autonomia differenziata, sottoscritte la scorsa settimana tra il Governo e alcune regioni del Nord Italia, non devono farci abbassare la guardia. I diritti sociali e pensionistici, come anche la salvaguardia del diritto alla salute, devono essere garantiti in ogni Regione del Paese, senza generare differenze tra i territori, altrimenti viene gravemente compromesso il principio di equità che è alla base della nostra Costituzione”. Lo affermano Mariaelena Senese, segretaria generale della Uil Calabria, e Francesco De Biase, segretario generale della Uil Pensionati Calabria.
“Le disparità tra i territori nell’erogazione di servizi fondamentali – spiegano – potrebbero acuirsi in quelle regioni, come la Calabria, ma anche in territori periferici del centro e del Nord Italia, che presentano criticità socio-economiche più evidenti e maggiori deficit infrastrutturali e nei servizi. Tali disparità, inoltre, andrebbero a colpire maggiormente quella fascia di popolazione che presenta maggiori fragilità: pensionati e anziani”.
“Ci preme evidenziare – continuano – che il quadro normativo di riferimento è ancora incerto in quanto la sentenza della Corte costituzionale 192/2024 ha demolito la legge sull’autonomia differenziata, in maniera particolare nella parte dedicata ai livelli essenziali delle prestazioni (LEP), che non presentano criteri chiari  e identificabili. La corretta individuazione dei LEP, magari coinvolgendo le Aule parlamentari, rappresenta, quindi, un passaggio chiave, altrimenti qualunque intesa o accordo sarebbe privo di significato e irricevibile. È evidente la fuga in avanti del Governo nella stipula delle pre-intese, anche se le stesse non producono effetti giuridici vincolanti. In ogni caso la Calabria non dovrà farsi trovare impreparata”.
“Tutti i cittadini – concludono Senese e De Biase – hanno diritto, nello stesso modo, alla sicurezza, alla salute, al diritto alla previdenza; ancor di più quella fascia debole di popolazione che ha bisogno di maggiore assistenza e tutela”.
 


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