Bisignano, un Natale originale e pieno d’amore all’Istituto Comprensivo “G. Pucciano"
23 dicembre 2025 07:39
Un Natale originale, colorato e pieno d’amore a Bisignano. Così gli alunni dell’Istituto Comprensivo “G. Pucciano” di Bisignano in attesa delle feste natalizie, sono stati protagonisti dell’iniziativa “L’albero di Natale”, in attività educativo didattiche di conoscenza e di sensibilizzazione ai simboli tradizionali del Natale e ai loro significati e valori più profondi.
Le diverse sedi scolastiche, di tutti i gradi, hanno realizzato il proprio albero: nel segno dell’originalità e della creatività. Ognuno ha abbellito ed arricchito un semplice abete con una decorazione diversa, realizzata a mano insieme alle loro insegnanti.
"L’iniziativa - sottolinea Elvira Maria Gatto insegnante (funzione territorio) – è stata intesa su un profondo senso del “noi” e di appartenenza ad una comunità. Vivere insieme questo gesto, che può sembrare banale ha una forte valenza educativa che può essere sintetizzata in poche parole: condivisione di sentimenti, collaborazione per un fine comune, partecipazione sociale e inclusione. I nostri ragazzi, con entusiasmo hanno lavorato per un progetto comune capace di portare la magia delle feste a scuola. Tutto ciò è stato possibile - continua Gatto - grazie al lavoro di squadra con le altre insegnanti, il dirigente scolastico Francesco Talarico e all’assessorato all’agricoltura e alla forestazione del comune di Bisignano guidato da Francesco Chiaravalle".
"Un’importante iniziativa - continua Francesco Chiaravalle -che, non solo arricchisce le scuole nel periodo natalizio, ma lascia anche una traccia concreta per il futuro, favorendo i più giovani verso una maggiore consapevolezza verso i temi dell’ambiente, del rispetto della natura e della sostenibilità. Inoltre tutti attorno ad un albero, è un modo per imparare “ a stare insieme” e per attendere l’avvicinarsi del Santo Natale, guidati da uno spirito armonico, equilibrato e magico che ci prepara ad accogliere Gesù che sta per nascere" conclude Chiaravalle
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