Bufera su Astrazeneca. Parla la prof. Carbone dell'istituto 'Da Vinci - Nitti' di Cosenza: "In 130 abbiamo ricevuto la prima dose, io sto bene"

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La professoressa Marcella Carbone
  11 marzo 2021 17:43

di TERESA ALOI

E' a casa. E sta bene. Nessun mal di testa o altro. Anzi, quel piccolo fastidio al braccio, che ha avvertito stamattina, ora è scomparso. 

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Marcella Carbone è uno dei 130 docenti dell'Istituto professionale Da Vinci - Nitti di Cosenza che stamattina ha ricevuto la prima dose di vaccino del lotto ABV2856 AstraZeneca nel centro vaccinale gestito dall'Esercito a Vaglio Lise nell'avvio della campagna a Cosenza.  Lotto, ritirato, in calabria come nel resto del Paese,  dopo la segnalazione di alcuni eventi avversi gravi avvenuti in concomitanza temporale con la somministrazione. 

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"Ci stiamo confrontando sulla chat della scuola - spiega la professoressa Carbone - e fino ad ora nessuno ha avvertito alcun sintomo. C'è un tam-tam di notizie come è normale che si in questo momento  e in maniera preventiva stiamo pensando se fare o meno, una copertura di un farmaco per evitare l'insorgenza di patologie vascolari ".  L'Aifa ha disposto l'immediato divieto di utilizzo del lotto  per  un possibile effetto collaterale sotto forma di coaguli di sangue.  

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"Tra gli indirizzi dell'Istituto professionale Da Vinci - Nitti di Cosenza- spiega la professoressa Carbone - c'è quello che si occupa di “Biotecnologie Sanitarie” e quindi conosciamo bene cosa sono i vaccini.  Ci aspettavamo un controllo a monte e non valle. Siamo preoccupati e molto delusi, non si gioca sulle pelle delle persone. Al momento l'Asp non ha contatto nessuno di noi".  

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