Buoni fruttiferi, Poste Italiane multate per informazioni ingannevoli: ecco cosa è successo

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Buoni fruttiferi, Poste Italiane multate per informazioni ingannevoli: ecco cosa è successo
L'avv. Elena Mancuso
  09 novembre 2022 10:58

Arriva per Poste Italiane arriva una multa sostanziosa dall’Antitrust da 1,4 milioni di euro per informazioni ingannevoli su scadenza e prescrizione dei buoni fruttiferi postali. La sanzione, però, è stata ridotta del 60% perché la società ha apportato delle modifiche alla documentazione.

Come nasce la vicenda e perché le Poste sono state sanzionate? Ci risponde l'avvocato Elena Mancuso dell'Adusbef Calabria associazione di consumatori che si è occupata di buoni postali.

Banner

Ma cos’è esattamente la prescrizione? 

Banner

Quando i buoni fruttiferi postali  non producono più interessi, però,  possono essere incassati fino alla relativa data di prescrizione che è di 10 anni a decorrere dalla data di scadenza del titolo. Quando questa condizione si verifica, il titolare del buono perde il diritto sia di incassare la cifra investita che gli interessi. 

Banner

Perché allora l’Antitrust ha inflitto la multa? 

L’Antitrust ha sanzionato Poste Italiane perché ha omesso informazioni essenziali relative ai termini di scadenza e di prescrizione dei buoni fruttiferi postali. L ‘ avv. Mancuso  evidenzia che la giurisprudenza dei Giudici di Pace e dei Tribunali  con varie  sentenze è stata evidenziata la responsabilità di Poste Italiane dalla cogenza degli obblighi informativi previsti sia dalla normativa bancaria e finanziaria, sottolineando come tale corpus normativo risulti applicabile all’attività svolta da Poste in tema di collocamento di buoni fruttiferi, nonché dagli obblighi generali di buona fede, correttezza e trasparenza nell’esecuzione dei rapporti con l’investitore. In sostanza, è onere di Poste Italiane dimostrare di avere edotto adeguatamente il cliente mediante consegna dei fogli informativi nei quali, tra l’altro, deve essere riportata la scadenza del titolo specificamente emesso (articolo 3 del DM del 19 dicembre 2000 ).

L’Antitrust ha dunque, anche in considerazione di una giurisprudenza sul punto consolidata, motivato la sentenza contro Poste, comunicando che quest’ultima ha omesso informazioni importanti di scadenza e prescrizione dei titoli

Poste Italiane, comunica l’Antitrust, in merito ai bfp caduti in prescrizione almeno negli ultimi 5 anni, ha omesso di informare prima e adeguatamente i risparmiatori di ciò. Tale condotta vìola i principi di correttezza e di buona fede e per questo è arrivata la sanzione.

Dopo tale pronuncia ci si auspica un apertura da parte di Poste Italiane verso dei tavoli di conciliazione al fine di scongiurare il contenzioso .

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner