Buoni pasto mense scolastiche, Capellupo e Talerico: "Tradotto nostro emendamento in un risultato concreto"

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Capellupo e Talerico
  09 agosto 2024 11:36

Con la determinazione da parte della Giunta comunale dei criteri attraverso cui sarà ripartito il contributo a ristoro per l’acquisto dei buoni pasto delle mense scolastiche, l’Amministrazione Fiorita ha potuto fare un passo in avanti importante per ristrutturare un servizio che, dopo anni, si è voluto tarare sui reali bisogni delle famiglie.

Un obiettivo centrato con la condivisione dell'intera Amministrazione che ha avuto origine nell’emendamento presentato, lo scorso anno, dai consiglieri comunali Vincenzo Capellupo e Antonello Talerico, i quali, in sede di variazione di bilancio, avevano richiesto e ottenuto uno specifico finanziamento da destinare a titolo di rimborso delle spese sostenute dalle famiglie più svantaggiate o più numerose per la refezione scolastica.

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“Grazie alla volontà politica dell’Amministrazione Fiorita, è stato possibile venire realmente incontro alle esigenze degli utenti, raccogliendo i frutti di un’analisi accurata delle fasce reddituali, che per la prima volta, ha consentito di estendere, per quanto possibile, i benefici ad una più ampia platea”, ha commentato Capellupo. “Infatti, è stata elevata la soglia di esenzione totale fino a 3mila euro e, non solo, a godere del contributo nella sua misura massima saranno anche le famiglie più corpose per le spese sostenute dal terzo figlio. Un lavoro che ha tradotto in realtà valori su cui crediamo fortemente come la giustizia e l’equità sociale, affinché un servizio prezioso come la mensa scolastica possa veramente essere reso accessibile e tutti contribuiscano, in maniera proporzionale, alla gestione dei costi. Un plauso va in particolare agli assessori Belcaro e Mongiardo ed ai loro settori di riferimento per il lavoro fatto”.

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Anche il consigliere comunale e regionale Talerico ha inteso sottolineare il valore dell’iniziativa: “Lo studio effettuato dagli uffici della Pubblica istruzione ha permesso, in maniera virtuosa, di tramutare un indirizzo politico in un risultato amministrativo di grande rilievo, perché interessa direttamente le tasche dei cittadini. E’ utile ribadire che non si tratta della semplice distribuzione di un bonus, ma di uno strumento che ha un suo peso di natura fiscale e che, grazie al lavoro effettuato sui dati, ha reso possibile l’individuazione di soglie reddituali di cui si potrà tenere conto per costruire i bandi per i futuri anni scolastici. Un bell’esempio di buona amministrazione a vantaggio della comunità”.

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