Campagna antincendio 2022: i risultati premiano il "modello Calabria"

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Nel 2022 si è registrato un -79 per cento di aree boscate bruciate

  28 novembre 2022 13:17

di TERESA ALOI

L'obiettivo era quello di salvaguardare le foreste regionali, prevenire i rischi idrogeologici, ambientali e gli incendi boschivi, oltre a una maggiore sensibilizzazione  ed educazione ambientale. 

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I numeri venuti fuori dalla Campagna antincendio alla luce della stipula a giugno scorso dell’Accordo di programma tra Regione Calabria, Legione Carabinieri Calabria e Regione Carabinieri Forestale Calabria certificano la bontà della sinergia e promuovono un "modello Calabria" tutto da esportare. 

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In campo droni, foto trappole, gps, telefoni satellitari, visori notturni, che hanno permesso di abbattere drasticamente le percentuali . E così se nel 2021, sono stati 360 complessivamente gli incendi, quest'anno, se ne sono registrati 315 con un -12,5. Se si guardano i numeri delle aree boscate allora gli ettari bruciati da 6.852 scendono a 1980 con un -71 per cento. 

Numeri e percentuali snocciolati dal Comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Brigata Pietro Salsano.

2230 controlli effettuati, 347 persone controllate, 205 illeciti accertati, 239 persone sanzionate e sanzioni per oltre 163.700.  E poi 22 le persone segnalate e su queste 4  misure cautelari.

"Un dato su tutti - ha sottolineato il generale di brigata Salsano mettendo a confronto gli ultimi due anni - - 8,5 di incendi e -79 per cento riguardo le aree boscate"

 "Bruciare non paga mai- ha spiegato il colonnello Giorgio Borrelli comandante Regione carabinieri forestale Calabria  - non paga a chi vuole trarre benefici, ad esempio, nella raccolta delle lumache. Bruciare non paga in termini di stabilità del territorio e bruciare significa mettere a rischio il territorio". 

Soddisfatto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. "Abbiamo costruito un "modello Calabria " siamo stati una regione virtuosa. Non  abbiamo speso di più ma le stesse risorse le abbiamo organizzate meglio  in maniera tale da produrre risultati". 

E ancora. “Le istituzioni calabresi non sono più disposte a tollerare i comportamenti di chi distrugge il patrimonio naturale della regione. quello di oggi, però non è un punto di arrivo, perché  bisognerà moltiplicare gli sforzi. Ritengo  - ha detto ringraziando il prezioso lavoro dell'Arma - che se un soggetto appicca un incendio, se non viene beccato continuerà a comportarsi allo stesso modo”.

Anche in materia di depurazione, infatti, secondo Occhiuto, “il contributo dell’Arma è stato preziosissimo. Abbiamo dimostrato – ha concluso il governatore – che quando c’è sinergia si può raccontare un’altra Calabria al Paese”. 

 

 

 

 

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