Riceviamo e pubblichiamo il pensiero di un cittadino in merito al Capodanno appena trascorso a Catanzaro.
“Leggevo con molta attenzione del “fiasco” verificatosi in piazza Prefettura l’ultimo dell’anno che ha visto allontanarsi in massa numerosi cittadini dall’evento per non essere coinvolti in una serata importante, come la festa di vigilia che coincide con l’arrivo del Nuovo Anno, in primis il primo cittadino.
Ma cio’ che maggiormente mi ha sorpreso è una frase come” negli ultimi 25 anni, commento di molti cittadini, non si era toccato un simile fondo”.
Allora, mi chiedo, cari concittadini che una citta’, capoluogo di Regione come Catanzaro, non meriti essere trattata in modo alquanto disprezzante con tanta superficialità soltanto la sera dell’ultimo dell’anno quando l’immagine e la dignita’ si scontrano con una realta’ che quotidianamente è caduta nell’abisso infernale dantesco.
Orbene, ma a commentare, o peggio ancora, criticare l’ultimo evento dell’anno come oramai è divenuta una consuetudine quotidiana, focalizzare le attenzioni contro il primo cittadino, nonche’ una giunta ridotta alle corde, come su un ring pugilistico, siamo tutti d’accordo, ma è da quando ha dato inizio il mandato di questo sindaco che perennemente la citta’ di Catanzaro ha evidenziato limiti vistosi e carenti sotto tutti i profili?
Mi chiedo ancora: ma questa serata definiamola “balorda “ per come rappresentata dagli eventi verificatesi di fine anno, che ha visto l’ennesimo spreco economico, non da poco, ad arricchire sempre piu’ per qualche ora “el matador di turno” non era meglio destinarla per opere piu’ serie, importanti e meritevoli per la città?
E, poi sinceramente è che questi assessori, consiglieri che calcano sempre la stessa scena di negativita’da svariati anni pensando ad arricchire soltanto le tasche economiche infischiandosene radicalmente della citta’ li abbiamo votati sempre noi, pertanto un “mea culpa “dovrebbe essere recitato anche da par nostro, quando sulla scena in Piazza Prefettura fuggono da eventi, successivamente posti all’onore della cronaca?”
Giuseppe Pugliese
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