
Si protrae da tempo l'attesa di un segnale concreto che possa accogliere validi artisti catanzaresi ad operare nella propria "amata" città e non ancora su rara o casuali occasioni. Si vorrebbe un incontro costante e, chissà, un invito aperto alla cittadinanza, la vera “politica” identitaria e altrui spettante, rendendo la convocazione ufficiale e aperta alle associazioni culturali, facendole poi partecipare con proposte varie sull' arte di strada e rimediando alla fin troppo “assente” programmazione artistica annuale, dunque, potersi esprimere su temi di vario genere, contribuendo a risollevare lo stato attuale ed evidente del capoluogo di regione.
“Il Capodanno Rai e la futura data di Jovanotti a Catanzaro, potrebbero rappresentare l'emblema che nasce dalla condivisibile speranza per la nostra città, perla preziosa innalzata al successo ma anche ai rischi derivanti da tali enormità”, quanto affermato dal Presidente “EXENCE LIVE” John Nisticò.
Servirebbe un miglior modo per proiettarsi e costruire insieme, sperimentando il “praticare” delle belle idee già esposte e che ci riguardano così da vicino, per non dover necessariamente appartenere ad una specifica utenza scolastica o universitaria, ma liberi di “essere” e partecipare al diritto sociale di natura "inclusiva", sorprendente per come avviene "altrove", alla scoperta di valide risorse sul territorio.
Ricordarsi dei grandi eventi nel distacco ventennale come il mega concerto di Vasco Rossi, quello sfuggito di Sting, non avvenuto per la difficile gestione della sicurezza, seppur capace di riempire il centro città in quel dello Stadio “Nicola Ceravolo”, fino al lontano concerto con Renzo Arbore in Piazza Prefettura, sempre sotto la mirabile organizzazione di Ruggero Pegna, per poi arrivare al prossimo appuntamento targato "JOVASTOCK" nella zona di Germaneto.
Le ambizioni sono tantissime, soprattutto per chi a Catanzaro vorrebbe vivere di arte e di quella “buona” musica illuminante, di mestieri e di spettacoli ben redatti dal buon gusto delle band locali, necessari ed importanti per qualsiasi pubblico, ma se da una parte brulicano i sogni ed i talenti, dall' altra troppo poca è la risultanza “comunale”.
Doversi ripetere non costa nulla, ma le somme spese per altri "suoni" fanno rima con i ben noti e pochissimi giorni da "leoni".
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