di RITA TULELLI
Il Carnevale è una delle feste più attese dell’anno, un’esplosione di colori, allegria e tradizione che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo. Da Venezia a Rio de Janeiro, da Viareggio a New Orleans, ogni città celebra questa ricorrenza con maschere, carri allegorici e feste sfrenate. Ma quali sono le origini e i significati di questa festa tanto amata?
Le radici del Carnevale affondano nell’antichità. Già i Romani, con i Saturnali, celebravano un periodo di festa in cui le gerarchie sociali venivano temporaneamente sovvertite, e la spensieratezza regnava sovrana. Il termine "Carnevale" deriva dal latino "carnem levare", ossia "eliminare la carne", indicando il periodo di festeggiamenti prima della Quaresima cristiana, tempo di digiuno e penitenza. Ogni paese ha le sue tradizioni uniche legate al Carnevale. A Venezia, la festa si distingue per le eleganti maschere e i balli in costume, evocando l’epoca della Serenissima. A Rio de Janeiro, il Carnevale è sinonimo di samba e sfilate spettacolari, mentre a New Orleans il "Mardi Gras" fonde influenze francesi, spagnole e afroamericane in un mix esplosivo di musica e colori. In Italia, il Carnevale di Viareggio è famoso per i suoi carri allegorici, vere e proprie opere d’arte satiriche. Le maschere rappresentano un elemento iconico del Carnevale. Nella tradizione veneziana, personaggi come il Bauta, la Moretta e il Dottore della Peste evocano mistero ed eleganza. Ma le maschere hanno anche un significato più profondo: permettono di nascondere la propria identità e di abbattere, seppur temporaneamente, le barriere sociali.
Oggi il Carnevale continua a essere una festa amatissima, capace di unire generazioni e culture diverse. È un momento di libertà, di creatività e di espressione collettiva, in cui ognuno può trasformarsi in ciò che desidera, almeno per qualche giorno. In un mondo sempre più frenetico, il Carnevale ci ricorda l’importanza di ridere, di sognare e di celebrare la vita con spensieratezza. Dopotutto, come diceva Goethe, "l’uomo è più sincero quando parla travestito".
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