Caso Feltri, Dragone: "Impersona lo spirito padano e dei suoi miti di superiorità etnica"

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images Caso Feltri, Dragone: "Impersona lo spirito padano e dei suoi miti di superiorità etnica"

  30 giugno 2024 18:45

di SERGIO DRAGONE

Sbagliano, forse per un eccesso di incazzatura, coloro che liquidano l’orrenda frase di Vittorio Feltri sulle cameriere di Catanzaro come una battuta infelice di un anziano giornalista, un po' rincoglionito, afflitto dall’incontinenza e amante delle parolacce. Quello è il “personaggio” Feltri che il fondatore di Libero si è abilmente costruito per essere ancora, alla veneranda età di 81 anni, un editorialista molto presente sulle reti Mediaset e sui quotidiani di ispirazione di destra, fatto che gli consente un guadagno mensile di 28.000 euro mensili (dato da lui stesso rivelato in una recente intervista).

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No, Feltri non è un fenomeno fokloristico, Feltri è lo spirito stesso della Padania, della sua cultura, dei suoi miti di superiorità etnica. Sono in tanti, magari senza confessarlo pubblicamente, a pensarla nello stesso modo lungo le sponde del Po.

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La sua non è stata una gaffe, è stata una battuta studiata a tavolino per segnare una linea tra l’etnia nordista elegante e colta e un Meridione straccione e sudicio, popolato da cameriere malvestite. Se fosse stata una battuta istintiva, l’ex direttore avrebbe potuto citare le cameriere di Riccione o di Lignano Sabbiadoro. Ma lì, in quei posti, nell’immaginario feltriano, le cameriere sono tutte belle ed eleganti nei loro tailleur.

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D’altronde un Meridione fatto di “brutti, sporchi e cattivi” Vittorio Feltri lo aveva disegnato già quattro anni fa quando su Rete Quattro aveva candidamente detto: “Non credo ai sensi di inferiorità: credo che in molti casi i meridionali siano inferiori”.

Feltri non è un giornalista arrugginito dall’età e dal vino, è invece – per come la vedo io – un ideologo, sia pure rozzo e sgradevole, della nuova Padania che vedrà la luce con l’autonomia che sarà concessa alle Regioni più ricche che così si costruiranno la “loro” sanità e la “loro ”scuola. Una Padania dove le cameriere saranno vestite da Prada, parleranno cinque lingue e saranno assistite da un robot.

Più che seppellire Feltri di insulti, pure meritati, i calabresi meditino su cosa sta succedendo in Italia, non si facciano travolgere dai bisogni quotidiani, ma guardino con lungimiranza a come sarà la loro terra tra venti anni se la cultura padana diverrà, come purtroppo sta succedendo, dominante.

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