Cassano All'Ionio. Poliambulatorio, Garofalo: "Morte annunciata della medicina territoriale"

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Francesco Garofalo, portavoce del comitato spontaneo di cittadini per la difesa al diritto alla salute di Cassano All'Ionio

"Di fronte al completo disinteresse e al silenzio assordante, non c'è che da prendere atto della gravissima situazione". Lo afferma Francesco Garofalo, portavoce del comitato spontaneo di cittadini per la difesa al diritto alla salute, della città delle terme.

  14 luglio 2021 12:52

"Il poliambulatorio di Cassano lasciato in balia delle onde. Nel "Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa c'è ancora una verità: "tutto cambia perché nulla cambi." Di fronte al completo disinteresse e al silenzio assordante, non c'è che da prendere atto della gravissima situazione". Lo afferma Francesco Garofalo, portavoce del comitato spontaneo di cittadini per la difesa al diritto alla salute, della città delle terme.

"Ovvero - evidenzia -, perdura lo stato d'emergenza al 118 senza medici, il servizio di radiologia non detiene il dirigente medico ed il servizio di cardiologia viene sospeso a causa della mancanza dello specialista addetto, in malattia lavorativa".

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"Una situazione che pone gli cittadini, classificati di serie Z, ad emigrare anche per una semplicissima radiografia, la cui macchina risulta non funzionante. E' una morte annunciata - rimarca Garofalo -, della medicina territoriale, che si accompagna al depauperamento dei livelli essenziali di assistenza.

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Ci siamo quasi stancati, ancora una volta siamo costretti ad intervenire, e se anche la pazienza ha un limite, anche le rassicurazioni in merito, del commissario dell'azienda provinciale sanitaria di Cosenza, sono giunte al capolinea, come del resto lamentiamo una mancanza di confronto sui problemi sanitari, con il commissario La Regina".

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"Per questo ancora una volta - conclude -,  chiediamo un serrato confronto con la società civile da parte delle istituzioni, in particolare dei commissari che dovrebbero assumersi le proprie responsabilità di garanti del servizio pubblico sanitario, davanti al popolo".

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