di IACOPO PARISI
Una serata intensa, carica di emozioni, quella andata in scena ieri al Teatro Comunale di Catanzaro. "Fango", lo spettacolo di Marco Cortesi e Mara Moschini, ha saputo toccare corde profonde, trasformando la drammatica esperienza dell'alluvione in Emilia-Romagna in un potente simbolo di rinascita. L'evento, promosso dal Centro Calabrese di Solidarietà ETS con l'obiettivo di raccogliere fondi, non solo ha offerto al pubblico una narrazione coinvolgente e autentica, ma ha anche acceso i riflettori su una realtà che da 39 anni rappresenta un punto di riferimento per l'accoglienza e la cura delle fragilità del territorio.
Sul palco, Cortesi e Moschini hanno dato voce a storie vere di resistenza e speranza, dimostrando che anche dalla devastazione può nascere solidarietà. "Siamo qui da appena 24 ore, eppure ci sembra di conoscervi da sempre. Quando si condividono valori profondi, l'incontro è immediato", ha detto Marco Cortesi, esprimendo gratitudine per l'accoglienza ricevuta. Gli ha fatto eco Mara Moschini: "Abbiamo incontrato persone straordinarie, che trovano la gioia nel servire, nel tendere la mano, nel costruire un mondo migliore partendo da chi ha più bisogno. Questa è la vera felicità".
L'importanza dell'evento è stata sottolineata anche da Nino Piterà, storico educatore del Centro calabrese di solidarietà ETS, guidato dalla presidente Isolina Mantelli e componente del settore Fundraising: "Il nostro Centro ha sempre bisogno di mani. Non mani perfette, ma mani disposte a sporcarsi, a toccare la vita vera anche nei suoi momenti più difficili. Lavoriamo ogni giorno con chi affronta dipendenze, solitudini, esclusioni, e lo facciamo con coraggio e amore". Parole che hanno risuonato con forza nel teatro, richiamando l'importanza della comunità nel sostenere queste realtà.
Ad arricchire ulteriormente la serata, l'esposizione delle creazioni artigianali di Maura Micangeli, realizzate per sostenere il Centro, e la voce di Graziano Marasci, che ha accompagnato il momento più toccante della serata. Sul finale, il palco si è trasformato in un abbraccio collettivo: gli ospiti del Centro, uomini e donne impegnati nel ricostruire la propria vita, hanno cantato insieme, testimoniando con la loro presenza la forza di chi non si arrende.
L'evento, reso possibile grazie al sostegno di numerosi sponsor locali, ha ribadito la necessità di supportare concretamente il Centro Calabrese di Solidarietà, che ogni giorno lavora per offrire una seconda possibilità a chi ne ha bisogno. "Aiutaci ad aiutare", è stato il messaggio chiaro lanciato dal palco.
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