
di GAETANO MARCO GIAIMO
Un modo efficace per comunicare a tutti che "Nessuno è solo", come afferma il motto dell'edizione 2025: è questo #NonCiFermaNessuno, campagna motivazionale ideata nel 2014 da Luca Abete, volto televisivo noto per il suo compito di inviato di Striscia La Notizia in Campania. La kermesse è giunta alla sua undicesima stagione e ha tenuto la sesta tappa di quest'anno oggi all'Università Magna Graecia di Catanzaro, che fa seguito all'appuntamento del novembre 2024: tra ospiti, sorprese, gadget e diverse iniziative, Abete ha portato sul palco dell'Auditorium del Campus il suo laboratorio itinerante di linguaggi della comunicazione, in grado di aggiornarsi continuamente grazie alle testimonianze di vita vera che non sono mancate oggi da parte degli studenti dell'Umg, presenti in gran numero.

"All'inizio c'era grande scetticismo verso il tour ma poi è arrivata questa" ha esordito Abete, mostrando la Medaglia ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Rettore dell'Umg, prof. Giovanni Cuda, ha portato i propri saluti, sottolineando quanto sia importante "fare capire ai ragazzi che le fragilità che ognuno di noi ha possono essere affrontate e risolte attraverso dialogo e socializzazione", prima di ricevere un ricordo di questa giornata. L'inviato di Striscia ha poi preso nuovamente la parola per presentare il Golden Buzzer, un'installazione provocatoria lasciata davanti alle università protagoniste del tour che permette a chi si sente solo di dare un suono reale alle proprie sensazioni premendo un pulsante. Il primo spazio di discussione ha visto Abete raccontare a cuore aperto la propria storia, partendo da quando era solo un giovane animatore per bambini ai matrimoni fino al suo primo format televisivo col Marameo Show su Irpinia TV: "La meritocrazia, al contrario di quanto si dice da generazioni in questa nazione, esiste. Fare le cose per bene e con passione cambia la vita, così come la voglia di sperimentare noi stessi e capire cosa ci riesce e cosa no. Noi stessi possiamo rappresentare il riscatto delle nostre difficoltà. Quando ho fatto il provino per Striscia, il sistema per essere preso consisteva in un concorso a voti sul sito della trasmissione: dopo aver caricato il mio video, le persone per strada mi fermavano per dirmi che mi stavano votando e questo mi ha fatto capire che il mio sogno era ora il sogno di tutti quelli che avevano apprezzato la passione che metto nelle cose".
Dopo aver trasmesso un video con alcuni dei momenti più delicati in cui si è trovato, Abete ha coinvolto gli studenti pronti a dare testimonianza diretta sul tema della solitudine. Diversi sono stati i giovani disposti a raccontarsi: tra di loro c'è stata Deila, che ha messo in evidenza la necessità di superare il senso di inadeguatezza che deriva dai social network e la necessità di darsi tempo nell'affrontare i problemi; Andrea, che con la sua storia ha voluto comunicare il messaggio di non lasciare da soli i propri sogni; Linda, che dopo aver vissuto momenti difficili quasi culminati in un estremo gesto ha trovato il suo posto nel mondo grazie anche all'università ed ora esprime l'importanza di essere unici; Mario Antonio, che crede nel fatto che appuntamenti come questi possano contribuire a sdoganare il mito dell'uomo che non deve dare dimostrazioni emotive; Valentina, che crede anche nella solitudine positiva che ci aiuta a stare meglio con gli altri; Andrea, che dopo una relazione tossica ha saputo rialzarsi e ha ancora voglia di tendere la mano al prossimo.
Momento clou della giornata è stato il conferimento del premio #NonCiFermaNessuno a Pasquale Pollinzi, ex studente dell'Umg che lotta da diversi anni con il linfoma di Hodgkin: "Non sono ancora fuori dalla mia malattia però in questo percorso ci sono un diploma, una laurea e un dottorato di ricerca. Ho raccontato la mia storia in un libro intitolato Manuale di un combattente perché, chi mi conosce, sa che il mio sogno è sempre stato quello di arruolarmi nelle forze armate. Siamo tutti combattenti e io non mi sento un supereroe ma una persona concreta e, se la mia testimonianza può toccare anche solo una persona e aiutarla, io sarò contento. Di tante cose oggi ne parlo apertamente ma una volta non era così: ho imparato che di fronte alla difficoltà insormontabile, però, si può sempre trovare la soluzione". Il premio è stato consegnato dalla professoressa Carmelina Luigina Audino, delegata dal Rettore Cuda. Altro momento intenso si è vissuto, dopo una bella parentesi dedicata alla lotta alla violenza contro le donne, con il racconto di Elizabeth Rosanò, sociologa e figlia di una vittima di femminicidio, che ha raccontato la sua tragedia chiedendo maggiore attenzione ai bambini che, come lei, rimangono orfani in seguito a questi crimini. Sono stati nominati poi alcuni nuovi Ambassador del programma per l'Umg, prima dell'ultimo inserto video dedicato alla storia di Derek Redmond, atleta olimpico che, durante la finale dei 400 metri ai Giochi di Barcellona '92, si infortunò ma, sorretto dal padre, giunse comunque al traguardo. Il finale è stato dedicato a un momento poetico per ricordare a tutti che "Non c'è niente di male a cadere ma è sbagliato rimanere a terra": la giornata ha voluto testimoniare il rialzismo, termine coniato proprio da Luca Abete per indicare l'arte di saper andare avanti e usare gli ostacoli come nuovi punti di partenza. Le ultime due tappe del tour che seguiranno quella di Catanzaro andranno in scena a Cagliari, il prossimo 19 novembre, e Bergamo, il 5 dicembre.
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