Catanzaro, aperta la procedura fallimentare per Fondazione Betania

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  15 luglio 2023 14:23

È stato dichiarato dal Tribunale di Catanzaro il "fallimento" della Fondazione Betania onlus. Quella che tecnicamente viene definita come "apertura della Liquidazione giudiziale" è stata dichiarata dai giudici nella giornata di ieri, venerdì 14 luglio, succedendo all'istanza di fallimento proposta da Ristorart Toscana che lamentava il mancato pagamento della somma complessiva di 209mila euro relativa a tre fatture emesse per prestazioni eseguite in favore della Fondazione.

da sempre dichiaratasi come "onlus", la Fondazione si sarebbe in realtà sempre comportata "come fosse una attività commerciale" secondo la tesi sostenuta dall'avvocato Massimo Gallo, legale di Ristorart. Tesi che è prevalsa nel giudizio consentendo la liquidazione giudiziale dell'ente. 

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"Alla conclusione che il mancato pagamento delle fatture emesse da Ristorart Toscana s.r.l. sia proprio la manifestazione esteriore del fatto che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni. Oltre al credito vantato dalla ricorrente, è indicativo di una situazione di dissesto conclamato (in luogo di uno stato di crisi) anche l’ingente debito erariale: dall’istruttoria compiuta d’ufficio è infatti emerso come vi siano crediti portati da cartelle esattoriali e avvisi di addebito, scaduti e dunque esigibili, che al netto di sospensioni e rateazioni ammontano a oltre 1 milione e 700 mila euro". Questo il testo contenuto nella sentenza del Tribunale di Catanzaro, evidenziando "elementi ampiamente sintomatici dello stato di insolvenza; ad ogni modo, che si tratti di inidoneità solutoria strutturale del debitore e non di una mera temporanea impossibilità di regolare adempimento delle obbligazioni assunte è ricavabile anche dalla lettura dei bilanci in atti laddove, già dal 2019, veniva evidenziata la situazione di squilibrio economico e la connessa impellente esigenza di una forte immissione di liquidità, unitamente al fatto che anche gli esercizi successivi si sono conclusi in perdita. Tali elementi portano a ritenere che la fondazione non sia in grado di produrre beni o servizi con margine di redditività da destinare alla copertura delle relative esigenze, prima tra tutte l’estinzione dei debiti, mentre il realizzo dei rilevanti crediti iscritti in bilancio, vantanti nei confronti di soggetti pubblici, appare fortemente improbabile, come si evince dal piano di concordato minore, ove, in modo esplicito, si dichiara la difficile esigibilità degli stessi, perdurando da anni la difficoltà della loro riscossione e rendendo ormai remote le aspettative di recupero; ne consegue che tali crediti non potrebbero essere adoperati per estinguere tempestivamente i debiti della Fondazione".

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