Catanzaro, Banca d'Italia presenta il rapporto annuale su "L'economia della Calabria"

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  13 giugno 2024 13:57

di MARCO VALLONE

“Il rapporto che presentiamo oggi rappresenta il nostro consueto approfondimento sull'andamento dell'economia regionale dello scorso anno. Nel 2023 l'economia della Calabria è cresciuta dello 0.6%, leggermente inferiore rispetto alla media del mezzogiorno e del Paese, ma comunque ancora un andamento positivo dopo la fase di recupero già avviata dopo il Covid”. Così Marcello Malamisura, Direttore della Filiale di Catanzaro della Banca d'Italia, ha inizialmente evidenziato i primi tratti relativi all'andamento dell'economia regionale.

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Si è tenuta infatti questa mattina, presso la Filiale di Catanzaro della Banca d'Italia, con sede in Largo Serravalle 1, la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione del rapporto su “L'economia della Calabria”. Oltre al Direttore Marcello Malamisura, sono stati presenti all'incontro i diversi ricercatori che hanno curato il rapporto: Giuseppe Albanese, Enza Maltese, Iconio Garrì, Riziero Bruno (vice direttore della Filiale), Antonio Covelli e Graziella Mendicino.

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“Dal lato delle imprese” - ha poi proseguito il Direttore Malamisura - “registriamo un incremento dei livelli di fatturato, anche se in misura più contenuta rispetto all'anno precedente. Bene il settore dei servizi, anche per l'andamento del commercio e anche per una crescita delle presenze turistiche in regione. Nel comparto delle costruzioni prosegue la fase favorevole dell'attività. Nel settore manifatturiero registriamo un lieve calo dell'attività produttiva, soprattutto per le imprese di minori dimensioni”. “Dal lato delle famiglie” - ha aggiunto il Direttore - “l'aumento dell'occupazione che c'è stato nel corso del 2023 ha favorito comunque un mantenimento di una crescita del reddito disponibile, anche se, in valore corrente la crescita c'è stata, ma in valore reale (tenendo presente anche la crescita inflazionistica) la capacità di spesa si è ridotta dell'1%. Sulle prospettive sicuramente pesano anche un po' i livelli di incertezza conseguenti anche al contesto geopolitico e alle crisi internazionali. L'attenuazione anche della fase di restrizione monetaria però potrebbe comunque contribuire a rilanciare l'attività da parte delle imprese e anche la riduzione del livello dei tassi sul credito alle famiglie”.

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