di IACOPO PARISI
Una serata di festa, gusto e cultura ha animato il cuore di Catanzaro grazie a Carpe Wine – Il Festival del Vino, l’atteso evento enogastronomico organizzato dall’associazione Carpe Diem, presieduta da Raffaele Scarfone. L’iniziativa, tenutasi ieri nella suggestiva cornice di Villa Margherita, ha saputo coniugare perfettamente tradizione, innovazione e intrattenimento, regalando alla città un momento di autentica condivisione e valorizzazione del territorio.
L’iniziativa ha portato in scena un itinerario sensoriale unico, capace di attrarre un pubblico eterogeneo, dagli appassionati di vino e cucina locale, agli amanti della musica, dell’arte e del divertimento. Un vero e proprio villaggio esperienziale nel verde cittadino, dove ogni area è stata pensata per stimolare i sensi e avvicinare le persone alle eccellenze calabresi in un’atmosfera festosa e partecipata.
A farla da padrone, naturalmente, è stato il vino. Ben 15 prestigiose cantine calabresi hanno preso parte alla manifestazione, presentando le proprie etichette all’interno di eleganti stand dislocati lungo i vialetti della villa. I visitatori hanno potuto degustare vini rossi, bianchi e rosati di altissima qualità, ascoltando direttamente i racconti dei produttori, veri custodi di un sapere antico e sempre più orientato alla sostenibilità e all’innovazione.
Accanto al vino, l’esperienza gastronomica ha avuto un ruolo fondamentale. Quattro stand food hanno proposto pietanze tipiche della cucina calabrese, offrendo un percorso tra sapori decisi e identitari: dal morzello, piatto simbolo della tradizione catanzarese, alla creativa e già rinomata pasta alla Corte d’Assise, senza dimenticare altre specialità locali, preparate con ingredienti genuini e tecniche tradizionali. Un vero e proprio trionfo della cucina di territorio, capace di raccontare storie attraverso i sapori.
A scandire i momenti della serata, un ricco programma musicale ha reso l’atmosfera ancora più coinvolgente. Sul palco allestito nello spazio spettacolo si è esibita la band Rino & The Swing Orchestra, che ha trascinato il pubblico con il suo repertorio dinamico e travolgente. A seguire, il dj set di Angelo Rapisarda ha fatto ballare giovani e adulti con una selezione musicale che ha saputo unire sonorità moderne e vibrazioni mediterranee.
Non solo gusto e musica: Carpe Wine ha saputo distinguersi per l’ampiezza dell’offerta esperienziale. In un’area dedicata all’arte, i partecipanti – grandi e piccoli – hanno potuto liberare la propria creatività disegnando e realizzando dipinti in un contesto stimolante e rilassante.
Grande successo anche per l’area game, dove è andato in scena “Calice Matto”, un quiz a premi sul vino e sul territorio calabrese. Un’attività coinvolgente e formativa, che ha saputo intrattenere in modo intelligente, stimolando curiosità tra i partecipanti.
Tra un calice e una risata, la serata ha offerto anche un momento di degustazione dedicato agli amari Pikrò, protagonisti di uno spazio di assaggio che ha saputo incuriosire e affascinare. Un amaro che racchiude la memoria di un tempo non troppo lontano, fatto di sapori intensi e profumi avvolgenti, capaci di evocare l’atmosfera intima degli antichi focolari domestici.
Carpe Wine – Il Festival del Vino si è dunque rivelato un successo sotto ogni punto di vista: affluenza, organizzazione, qualità dell’offerta e soddisfazione dei partecipanti. Un evento che ha dimostrato quanto Catanzaro possa essere teatro ideale per iniziative culturali e aggregative di ampio respiro, capaci di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale del territorio.
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