di IACOPO PARISI
Catanzaro, culla della tradizione forense calabrese, ha celebrato ieri sera il 150° anniversario dell'attività forense, riunendo professionisti del diritto, rappresentanti istituzionali e cittadini in un evento che ha intrecciato storia, riflessione e cultura.
La serata, condotta da Eugenia Ferragina, si è aperta con la solenne citazione del giuramento di avvocato, emblema della deontologia e della missione della professione. A seguire, sono state evocate le parole di Piero Calamandrei, che rappresentano l’essenza dell’avvocatura: “L'avvocato non può essere un puro logico, né un ironico scettico, l'avvocato deve essere prima di tutto un cuore: un altruista, uno che sappia comprendere gli altri uomini e farli vivere in sé.” La presentatrice ha sottolineato l’importanza del diritto come ancora di salvezza in un tempo in cui molti hanno perso fiducia nella giustizia, ricordando che l’avvocato non svolge solo un mestiere, ma una vera e propria missione.
La prima parte della serata ha dato voce ai rappresentanti delle istituzioni. In rappresentanza del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a portare i suoi saluti è stato il consigliere regionale Antonello Talerico.
Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, ha espresso con emozione e sincerità l'onore di portare i saluti dell'amministrazione comunale ad un evento così significativo. Ha sottolineato come la storia di Catanzaro sia profondamente legata alla professione forense, ricordando che proprio gli avvocati hanno dato alla città il maggior numero di sindaci, a testimonianza del loro ruolo cruciale nella vita cittadina. Bosco ha poi posto l'accento sulla straordinaria concentrazione delle principali istituzioni giuridiche a Catanzaro situate in poche decine di metri, dal Tribunale alla Corte d'Appello e alla Procura: la Cittadella della Giustizia rappresenta il ruolo della città come polo della giustizia.
Rosa Petitto, presidente dell'Ordine dei Commercialisti, ha evidenziato il rapporto di collaborazione tra avvocati e commercialisti, con particolare riferimento alle consulenze tecniche e alle procedure esecutive. Ha inoltre espresso preoccupazione per il cambiamento nelle modalità di lavoro, che riducono il confronto diretto tra colleghi, un elemento cruciale per affrontare le sfide di una professione in continua evoluzione.
Il presidente della Camera di Commercio di Crotone e Vibo, Pietro Falvo, ha offerto una riflessione sul diritto naturale, evocando il mito di Antigone e il confronto con il potere costituito. Ha definito l’avvocatura un presidio essenziale di legalità, un punto di riferimento per la società intera.
Rosalba Viscomi, presidente del Comitato Pari Opportunità, ha evidenziato l’impegno decennale per combattere stereotipi e pregiudizi di genere. Con determinazione, ha affermato che il cammino verso una piena parità è ancora lungo, ma l’avvocatura rimane un baluardo di equità.
Il presidente delle Camere Penali, Francesco Iacopino, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di mantenere vive le radici storiche della professione, mentre Helga Procopio, presidente dell’AIGA di Catanzaro, ha evidenziato l’importanza del ricambio generazionale, sottolineando il valore della tradizione coniugata all’innovazione. Il presidente del Consiglio Distrettuale della Disciplina Francesca Attinà ha definito l’avvocato “attore principale della difesa dei cittadini”, sottolineando il ruolo essenziale di credibilità ed etica professionale.
Il cuore dell’evento è stato rappresentato dalla tavola rotonda incentrato sul tema “l’avvocatura tra passato e futuro” gestito egregiamente dalla presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro Vincenza Matacera, che, visibilmente emozionata, ha presentato un breve ma commovente e significativo video, realizzato da Gianluca Bellacoscia, in cui sono stati riprodotti i volti dei colleghi del passato e del presente e le immagini e i ricordi legati al Foro catanzarese.
Mariagemma Talerico, vicepresidente dell’Ordine, ha aperto il suo intervento sottolineando la centralità del tema della tavola rotonda evidenziando come la professione abbia da sempre difeso i diritti e le libertà dei cittadini, ricoprendo un ruolo cruciale anche in tempi in cui la democrazia era solo un ideale.
Oggi, ha spiegato, gli avvocati devono affrontare sfide complesse legate alla globalizzazione e alla tecnologia, che richiedono preparazione avanzata e la capacità di integrare strumenti come l’intelligenza artificiale, senza però perdere l’empatia e l’umanità che li distinguono. Ha inoltre esortato a vedere la tecnologia come uno strumento per rendere il diritto più accessibile, salvaguardando sempre l’etica e il ruolo sociale dell’avvocato, che rimane una figura essenziale nel garantire giustizia e dignità in un mondo in continuo cambiamento.
Il momento più toccante è stato quello delle premiazioni. Sono state consegnate le medaglie celebrative agli avvocati con 40, 50 e 60 anni di attività, simbolo di dedizione e passione per il diritto. Tra i riconoscimenti speciali spiccano il Premio Cantafora, dedicato al noto avvocato catanzarese, e il prestigioso Premio Toga d'Onore, riservato ai colleghi che si sono distinti nel loro impegno professionale e civile.
Ha concluso i lavori della tavola rotonda Antonello Talerico, componente del Consiglio Nazionale Forense, trattando il tema del latente conflitto tra i “poteri dello Stato”, quello legislativo quello esecutivo e quello giudiziario. Aggiunge che il “quarto potere”, ossia quello degli organi d’informazione poco fa per allentare queste tensioni conflittuali. Talerico ha proseguito nel suo intervento sottolineando le importanti pagine scritte dall’avvocatura calabrese che è stata protagonista nei primi grandi processi contro la ndrangheta o nel processo della strage di Piazza Fontana.
Il consigliere nazionale ha anche tenuto ad evidenziare l’importante attività di mediazione portata avanti dal CNF in tema di scrittura delle regole mirate a regolamentare l’approccio con l’Intelligenza Artificiale.
Talerico ha concluso l’intervento evocando un’idea ancora romantica dell’avvocatura ed esaltando le brillanti menti di valenti professionisti catanzaresi che hanno fatto la storia della professione ed ai quali nel corso della giornata sono stati riservati i dovuti riconoscimenti alla carriera.
La serata è andata avanti con un momento culturale, “Immagini, Parole e Musica”, presentato da Ennio Curcio e curato dagli “artisti avvocati” del Foro catanzarese Giacomo Carbone e Aldo Costa.
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