Catanzaro-Crotone, Morelli (FSP): "Certezza della pena per i barbari da stadio"

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Rocco Morelli

Morelli: "Bisogna agire seriamente sulle responsabilità delle società, siamo stufi di pagare le conseguenze di questo calcio malato"

  07 novembre 2022 15:21

 
"E' inutile negare che fin quando non si agirà seriamente sulle responsabilità delle società sportive e sulle connivenze con quella parte di tifoseria malata, quello che è accaduto ieri a Catanzaro durante la gara di campionato contro il Crotone non sarà più solo un episodio. Come è inutile negare che sarebbe ora di garantire la certezza della pena per i "barbari da stadio", con il massimo della pena prevista, che anche ieri non hanno perso occasione per far dire che la mamma degli imbecilli è sempre incinta."
 
Lo sostiene Rocco Morelli, Segretario Provinciale di Catanzaro del Sindacato Fsp Polizia di Stato, in merito agli incidenti accaduti ieri a Catanzaro durante ed a seguito dell'incontro di calcio tra il Catanzaro ed il Crotone.
 
"La violenza - dice Morelli - diventa normalità quando non si agisce preventivamente, quando a Catanzaro ancora si continua a regolare il flusso di centinaia e migliaia di tifosi ospiti da un varco unico con due tornelli e a seguire un gabbiotto, che se gli ospiti sono 50 va anche bene, ma se sono mille la cosa allora diventa di difficile gestione.
E fuori, a fronteggiare, contenere, fare da filtro e alla fine pagare le conseguenze più grosse sono sempre i nostri colleghi di tutte le forze dell'ordine, avamposto di una società civile, amministrativa e politica incapace di garantire i cittadini e nella fattispecie i tifosi di una partita di calcio. 
Noi perseguiremo sempre chi si rende colpevole di un reato, lo facciamo per il senso dello Stato che abbiamo cucito dentro di noi e che va al di là della divisa che indossiamo, ma stigmatizziamo il menefreghismo di chi non pone le basi preventive della sicurezza. 
Condanniamo senza se e senza ma tutti i tifosi violenti, ma non assolviamo la politica e l'amministrazione del calcio in genere, che "mangia” su più tavoli, lasciando alle forze dell'ordine le briciole di una solidarietà che non sfama e non salva."

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