"Non resti inascoltato il grido d’allarme di Marcello Furriolo"
14 ottobre 2025 08:55di SERGIO DRAGONE
Si, l’ho chiamata “Madunina” intenzionalmente perché ho voluto accostare la nostra Assunta alla Madonnina per antonomasia, quella che svetta sulla guglia del Duomo di Milano, augurandomi che anche i catanzaresi possano riconoscersi con la stessa intensità nella loro piccola/grande Madre.
Ho usato un’immagine giornalistica, peraltro non nuova in Calabria: il maestoso pilone sullo Stretto è da sempre la “nostra Torre Eiffel”, la chijanalea di Scilla la “nostra Venezia”, il Raganello il “nostro Gran Canyon”, le colline arse del Marchesato la “nostra Arizona”. A qualcuno non è piaciuto, ma capita di non riuscire a farsi capire.
Due considerazioni. La prima riguarda le puntuali e preoccupate riflessioni di Marcello Furriolo sul paventato “declassamento” della statua dell’Assunta (LEGGI QUI) che, collocata più in basso rispetto alla posizione attuale, finirebbe per scomparire dalla vista dei catanzaresi e quindi non avrebbe più la dimensione di “faro nella notte”. Marcello ha sempre l’occhio acuto, quella curiosità culturale che lo ha reso un politico di grande valore e il sindaco – non lo dico animato dall’amicizia, anche perché tra noi non sempre sono state rose e fiori – più visionario e moderno che Catanzaro abbia mai avuto.
Il San Giovanni come area museale, il nuovo Politeama, il recupero della funicolare, il lungomare come elemento dinamico, perfino l’idea in nuce della metropolitana, appartengono a quella fase caratterizzata dai “sussulti visionari della politica degli anni Ottanta”.
Ora mi auguro che si faccia ancora in tempo ad evitare la “retrocessione” della Madonnina. Mi chiedo semmai perché nessuno, tra coloro che hanno avuto modo di visionare il progetto (e tra questi ritengo ci siano stati gli amministratori e i tecnici del Comune) si sia posto il problema dell’oscuramento di questo simbolo cittadino. Sonnolenza e pigrizia stanno diventando i mali di questa nostra città. Solo quando ci sarà un risveglio collettivo, solo quando si aprirà una nuova stagione di progettualità “alta”, potrà tornare il tempo di una bella Catanzaro. Sotto lo sguardo benevolo della Madonnina scolpita da Giuseppe Rito.
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