di IACOPO PARISI
Il mare come ispirazione, memoria e simbolo di rinascita. È questo il filo conduttore che unisce “Anima Marina” e “Anima di Ferro”, le due mostre inaugurate nelle gallerie dell’ex Stac di Catanzaro, cuore pulsante della terza edizione di Catanzaro Ecofest, la manifestazione dedicata alla Blue Economy e alla sostenibilità ambientale, organizzata dall’Associazione Culturale Alma Rinata guidata da Raffaele Lucia.
Due percorsi espositivi che dialogano tra loro, invitando il visitatore a un viaggio visivo nel rapporto millenario tra Catanzaro e il mare, tra la vita che lo anima e la memoria che custodisce nei suoi fondali.
Curata da Gianluca Bellacoscia, Anima Marina invita a un viaggio emotivo e contemplativo in cui il mare diventa una presenza viva, quasi letteraria.
“Il mare è il protagonista, autorevole e distaccato, di un racconto che si articola in capitoli”, spiega Bellacoscia. “Si passa dal volto di Poseidone che affiora tra le onde al ‘dopo tempesta’, quando il mare restituisce alla terra i suoi frammenti per ricordarci di rispettarlo. Poi ci sono i palpiti di vita, l’allegria che nasce quando si è in tanti davanti all’acqua, o la solitudine silenziosa di chi si ferma a guardarlo per ritrovare se stesso”.
Con Anima di Ferro, Massimiliano Salvatori guida il pubblico nei fondali calabresi, dove i relitti diventano opere d’arte naturali.
Fotografie di grande impatto visivo raccontano come la natura, con pazienza e forza, si riappropri del ferro, trasformando ciò che l’uomo abbandona in nuova vita.
L'evento, patrocinato dal Comune di Catanzaro, ha visto anche la presenza di Vincenzo Costantino, assessore comunale al turismo e marketing territoriale, che ha dichiarato: “Questa mostra dal duplice volto ci porta a riflettere sulla bellezza e sulla capacità rigenerativa del mare. Le immagini raccontano, in modo raffinato e a tratti ironico, il rapporto indissolubile tra Catanzaro e il suo mare”.
“Abbiamo scelto di dedicare questa edizione alla Blue Economy perché il tema offre un 'mare' di opportunità,” ha spiegato Raffaele Lucia, presidente di Alma Rinata. “Vogliamo trasmettere l’idea che il mare non è solo un elemento naturale, ma una risorsa viva, capace di generare cultura, lavoro e consapevolezza. È importante imparare a cogliere e valorizzare queste opportunità con rispetto e visione.”
All’interno dello stesso allestimento trova spazio anche l’opera “Octopus” del maestro calabrese Nuccio Loreti, una scultura potente che incarna la vitalità e la forza del mondo marino. “Il polpo è l’emblema dei fondali, come il leone nella foresta o il lupo nel bosco”, racconta Loreti. “Rappresenta l’intelligenza e la resilienza della vita sottomarina. Sono felice che quest’opera sia parte di Ecofest, un evento che mostra sensibilità autentica verso il mare e la natura”.
Attraverso la forza dell’arte, Catanzaro ritrova così la propria anima marittima, riaffermando il valore del mare come risorsa, identità e patrimonio da proteggere.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736