di MARCO VALLONE
E' avvenuta questa mattina, presso la Caserma “Pepe-Bettoja” a Catanzaro, la consegna, da parte del prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa, insieme al comandante del comando militare Esercito, Ugo Gaeta, di una onorificenza al figlio di un internato militare italiano calabrese e di tre medaglie d'onore riservate ai “cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto e per l'economia di guerra” che il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha concesso per la memoria di tre cittadini della provincia di Catanzaro.
La cerimonia rientra tra le celebrazioni previste per il 27 Gennaio, il “Giorno della Memoria”. I congiunti degli insigniti, che rispondono ai nomi del soldato Alfredo Rocco Stranieri, e di Giuseppe Cittadino, Vitaliano Longo e Raffaele Colao, hanno ritirato le onorificenze alla presenza, anche, del sottosegretario di Stato al ministero dell'Interno, Wanda Ferro, dei sindaci dei rispettivi comuni di residenza degli insigniti e delle autorità civili, militari e religiose della provincia.
“Questi bei palazzi dove noi viviamo, come le prefetture e il comando militare – ha affermato il prefetto Castrese De Rosa -, se restano solo appannaggio nostro non hanno senso. Noi dobbiamo aprirli ai cittadini perché io ho scoperto che i cittadini, anche qui a Catanzaro, non conoscono la prefettura. Allora ho già concordato con l'ufficio scolastico di organizzare delle visite guidate di rappresentanti di studenti, in modo da studiare anche che cosa fa la prefettura. Perché sembra che non si sappia il grande lavoro che si fa. E allora i palazzi bisogna farli vedere e farli ammirare. Anche qui a Catanzaro c'è il bel palazzo del Governo. E il palazzo del Governo è il palazzo dei cittadini. Se non si conosce il palazzo dei cittadini, non si conosce neppure quello che facciamo: quindi vanno organizzati degli open day anche qui al comando militare, delle visite guidate. E' un obiettivo che mi pongo”. Sulla giornata odierna, il prefetto De Rosa ha evidenziato come essa sia “importante. L'abbiamo organizzata insieme al colonnello Ugo Gaeta: ci siamo detti che è inutile fare delle cerimonie separate. Abbiamo consegnato oggi tre medaglie ai familiari di nostri militari deportati, ma soprattutto c'è un messaggio dietro queste medaglie: una memoria, come si è detto, per far sì che i rischi e gli orrori della guerra non si ripetano. E noi abbiamo il dovere di trasmettere questi valori ai nostri ragazzi, che sono i prefetti e i colonnelli del domani, coloro che avranno delle responsabilità. Se non trasmettiamo questi valori, quello che facciamo non ha senso”.
Quella di oggi è stata “una giornata fortemente voluta dalla prefettura e dal comando dell'Esercito italiano – ha rilevato, dal canto suo, il sottosegretario di Stato al ministero dell'Interno, Wanda Ferro -. Un grazie al colonnello Gaeta e al prefetto De Rosa. La giornata della Memoria parla della Shoah come di un unicum, come un momento di memoria che deve essere ovviamente costruzione continua e non soltanto un qualcosa di fine a se stesso. Questo anche attraverso un percorso che è rimasto sempre nell'ombra dei quasi 30000 uomini, che sono quelli certificati dell'IMI (Internati Militari Italiani ndr), che hanno patito, devo dire, la stessa fine. E soprattutto per la quale, insomma, andrebbe riscritta una storia e divulgata sempre di più. Quindi un impegno, attraverso la presenza delle scuole e degli studenti, di un premio e soprattutto di medaglie d'oro che ci rendono orgogliosi di questo Paese”.
E' stata istituita inoltre, per il 20 settembre, la giornata dedicata agli internati: “Anche in questo senso vi è quella costruzione culturale che deve far comprendere ai nostri giovani – ha sottolineato Wanda Ferro - che i pericoli sono all'angolo e molto vicini rispetto a quello scenario internazionale complicato e, nello stesso tempo, troppo spesso politicamente strumentalizzato. Penso allo scenario che riguarda la giusta difesa della Palestina ma che troppe volte vede in piazza, devo dire, tutto ciò che non appartiene ad una difesa e ad una volontà di pace, ma soltanto ad atti non sempre riconducibili a questo senso di austerità che ci dovrebbe essere con alcuni argomenti”. In ogni caso il sottosegretario ritiene importante coinvolgere gli studenti in queste giornate poiché “credo che, per quanto siano gli impegni legislativi fatti nel corso di tanti, tantissimi anni, da tanti governi, oggi c'è quella necessità, rappresentata dalla scuola e dagli studenti. Da chi in qualche modo deve comprendere che libertà e democrazia sono dei valori che vanno sempre comunque difesi, ogni giorno, senza darli per scontati mai”.
La giornata ha previsto anche un corposo ed enfatico approfondimento storico da parte del professore Giuseppe Iozzo del liceo scientifico Guarasci di Soverato, oltre alla premiazione degli studenti nell'ambito della prima edizione del Premio “Giorno della Memoria – Gli internati Militari Italiani di Catanzaro”. Hanno partecipato, in particolare, gli alunni dell'istituto comprensivo “Casalinuovo” di Catanzaro, dell'istituto “Ferrari” e dell'istituto comprensivo “Corrado Alvaro” di Chiaravalle Centrale, del convitto “P. Galluppi” di Catanzaro e dell'istituto “Gatti-Manzoni-Augruso”, plesso di Pianopoli. Primo classificato è stato Cristian Colace della classe III D dell'istituto comprensivo “Casalinuovo” di Catanzaro Lido, con un testo poetico, ode in rima, sulla storia dell'internato militare italiano Alfredo Rocco Stranieri.
Infine il comandante del comando militare Esercito, Ugo Gaeta, ha commentato come si sia “voluto organizzare questa manifestazione, facendo rete un po' con tutte le istituzioni, che ringrazio per il contributo che hanno fornito, affinché questa manifestazione potesse raggiungere l'obiettivo, in aderenza a quella che è la legge 211 del 2010. che ci esorta a organizzare a favore dei giovani, e soprattutto delle scuole, manifestazioni come queste che hanno l'obiettivo di fornire degli spunti di riflessione agli studenti. Numerosi istituti hanno preso parte, e quindi credo che abbiamo raggiunto l'obiettivo di ricordare, e quindi non dimenticare, questa tragica pagina di storia del nostro Paese. E soprattutto non dimenticare i soldati italiani che hanno perso la vita nell'adempimento del proprio dovere. Quindi è un momento di valori: abbiamo parlato di valori per noi importanti, visto che l'esercito è stato sempre un'istituzione a difesa dei valori, quali la pace, la giustizia e la libertà. Mi piace evidenziare che sul territorio questa è stata un'iniziativa che ha visto veramente una grossa collaborazione da parte dell'ufficio scolastico regionale, con il quale abbiamo coinvolto gli istituti scolastici della provincia di Catanzaro”.
Gli istituti scolastici hanno partecipato a “un'iniziativa che è partita nei mesi di ottobre dello scorso anno – ha spiegato il comandante Gaeta -. Si tratta di un premio, alla sua prima edizione, di un concorso sugli Internati Militari Italiani della provincia di Catanzaro. E' un progetto che nasce dall'idea di fornire agli studenti dei documenti d'interesse storico, che sono stati reperiti nell'ambito dell'ufficio documentale di questo comando. E sono stati forniti agli istituti scolastici, e agli studenti, che li hanno utilizzati come punto di partenza per approfondire la tematica e per poter elaborare dei lavori, delle opere. Ha avuto un grande successo”.
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